E’ Rafael Nadal il vincitore degli Internazionali d’Italia, torneo del circuito Masters 1000 in scena a Roma. Sul centrale del Foro Italico si è giocato oggi a causa del rinvio per pioggia: lo spagnolo si è imposto in due set, con il punteggio di 7-5, 6-3 sul numero 1 al mondo Novak Djokovic. Non inganni il punteggio: la partita è durata più di due ore, è stata comunque una battaglia, soprattutto nel primo set. A decidere, almeno a indirizzare la gara, sono stati gli errori non forzati di uno stranamente falloso Djokovic, che alla fine ha chiuso il conto con 40 colpi sbagliati “da solo”, contro i 21 di Nadal. In realtà il serbo è stato poco brillante per tutta la durata del torneo, giocando una gran partita solo in semifinale, quando ha sconfitto Roger Federer non dandogli mai una singola possibilità. Oggi è tornato il Nole del periodo, ovvero poco brillante, molto nervoso (anche oggi ha frantumato una racchetta contro il paletto di sostegno della rete) e soprattutto impreciso quando si è trattato di cogliere le poche occasioni che l’avversario gli ha concesso. Per Nadal, che con questa vittoria torna numero 2 del mondo scavalcando Federer, si tratta del sesto successo a Roma, dove non ha trionfato solo nel 2008 e l’anno scorso (sconfitto proprio da Djokovic in finale); il 48esimo torneo in carriera, il 35esimo sulla terra, dove si conferma il migliore per distacco, nonostante la parentesi negativa sul blu elettrico di Madrid. La partita: si va seguendo i servizi fino al 2-2 con scambi subito lunghi e gran pallate, Nadal sembra in difficoltà contro un Djokovic fludo. Poi, al quinto game, Nadal strappa il servizio al serbo e prova l’allungo, ma Nole risponde immediatamente. Fino al 5-5 regna l’equilibrio, poi arriva quella che può essere letta come la svolta della partita: sul 30-30 il giudice di linea chiama largo un colpo di Djokovic; l’arbitro corregge, ma il serbo viene svantaggiato perchè il punto va rigiocato, mentre se fosse andato avanti avrebbe visto il serbo portarsi 40-30 con ogni probabilità. Si rigioca, Nadal vince il punto e quello successivo, strappando il servizio all’avversario e andando poi a chiudere il set sul 7-5. Djokovic, non da campione qual è, accusa troppo il colpo, torna in campo per il secondo set e di nuovo si fa breakare. Sull’1-0 e servizio per Nadal un altro momento decisivo: 



Djokovic si porta 0-40, Nadal gli annulla tutte le palle break, poi un’altra, chiude il game e va 2-0. Da lì in poi il copione segue la stessa falsariga: Djokovic tiene il servizio senza problemi, Nadal anche, nonostante debba nuovamente salvare il suo turno di servizio due volte nello stesso game. Si capisce che per il unmero uno del mondo è dura quando lo spagnolo, per la prima volta nel match, riesce a girarsi sul dritto da dove comanda a piacimento lo scambio. Djokovic ci prova, ma nei momenti cruciali, quelli in cui può riaprire tutto il discorso, pecca di lucidità: addirittura si tira due smash comodi comodi sui piedi, poi prova un paio di drop che però non riesce a difendere, facendosi infilare da Rafa. Si arriva così sul 5-3 per Nadal: Djokovic sale 40-30 ma sparacchia fuori un paio di rovesci per niente difficili. Infine cede su una riga beffarda, che sporca il colpo di Nadal costringendo il serbo all’errore. Nadal chiude al primo match point senza nemmeno colpire la pallina: Djokovic commette doppio fallo, e l’immagine seguente è quella di Lea Pericoli che consegna il trofeo di campione, per la sesta volta, a Rafael Nadal. Roma chiude le porte, ma i prossimi appuntamenti del tennis sono da non perdere: nel giro di due mesi avremo il Roland Garros (si comincia lunedì prossimo), poi Wimbledon e infine le Olimpiadi. Niente male davvero.



 

(Claudio Franceschini)

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