Altra grande giornata per la nazionale italiana di nuoto: agli Europei di Debrecen, gli azzurri si prendono ben cinque medaglie. Federica Pellegrini conquista un’altro oro, stavolta nei 200 metri stile libero. Gara d’autorità, iniziata come al solito piano, poi già alla virata dei 200 metri Federica era seconda dietro alla tedesca Lippok, che come al solito parte fortissima per poi calare; la zampata vincente nell’ultima vasca, per andare a chiudere la gara con il primo posto e il tempo di 1’56”76, che naturalmente andrà limato in vista delle Olimpiadi. Peccato, davvero peccato, per Alice Mizzau: la friulana arriva quarta, a soli sedici centesimi dalla Etienne che si prende il bronzo. A nulla è valso un grande recupero nell’ultima vasca: per soli sei centesimi, la Mizzau non centra il tempo di qualificazione a Londra, e le telecamere la colgono in lacrime di frustrazione, pur se naturalmente deve dirsi soddisfatta per quanto fatto fino a qui. “E’ meglio che ci sia la Lippok a tenermi lì fino ai 150, 175 metri”, dice Federica nel dopo gara. Poi ci tiene a precisare che “non ho gareggiato con la cuffia dell’Italia perchè mi si è rotta in camera d’appello: sono dovuta correre a prendere la mia di allenamento, ci tenevo a nuotare con indosso la bandiera”. Ma il pomeriggio si era aperto con il grande risultato di Matteo Rivolta: in cerca del tempo per andare alle Olimpiadi nella finale dei 100 metri delfino, Rivolta non solo ha centrato l’obiettivo di un secondo abbondante, ma si è addirittura preso una clamorosa medaglia di bronzo, giungendo dietro al croato Cavic e all’idolo di casa Laszlo Ceh, competitivo anche in questa specialità. Prosegue la grande giornata azzurra con la terza medaglia: se la prende Arianna Barbieri, già argento nei 100 metri dorso. Nei 50 la padovana trapiantata a Bologna giunge seconda ex aequo con la croata Jovanovic, nuotando in 28”31 e cedendo solo alla spagnola Peris Minguet, che vince l’oro in 28”25. Niente da fare invece per Carlotta Zofkova, che nuota in 28”72. “Sono soddisfatta, non pensavo proprio di vincere un’altra medaglia. Adesso poi le altre cominciano a conoscermi, prima non conscevo nessuno, ora mi fanno anche tantissimi complimenti”, così Arianna Barbieri ai microfoni di Rai Sport, giustamente raggiante:
Arrivava qui da esordiente, se ne va con due medaglie. Sebastiano Ranfagni non riesce invece a raggiungere il podio nella finale dei 200 dorso: arriva quarto, ma si dice comunque soddisfatto. Poi è il turno di Fabio Scozzoli: il ranista si prende la medaglia d’argento, quarta di giornata per noi, con 27”49, dietro a Dugonjic. Per un centesimo, invece, Mattia Pesce è fuori dal podio: “Sono arrivato lungo, mi vedevo davanti, peccato. In nuotata mi sento fortissimo, ma l’Europeo resta comunque positivo”. Chiude il programma, e la grande giornata azzurra, la staffetta maschile 4×200: medaglia d’argento anche qui, con Magnini che vince il duello spalla a spalla con Laszlo Ceh, difendendo il secondo posto conquistato dalle ottime frazioni di Maglia, Maestri e Pizzetti. Grande giornata quindi, che ci conferma una volta di più che possiamo andare alle Olimpiadi fiduciosi di ottenere ottimi risultati, in ogni caso di avere una nazionale di grande prospettiva.