Gli Europei di nuoto di Debrecen sono stati trionfali per l’Italia, che paradossalmente ha avuto le uniche brutte notizie proprio dalla sua atleta di punta, Federica Pellegrini. Intendiamoci, la campionessa olimpica ha comunque portato a casa l’oro individuale nei 200 sl e un oro e un argento con le due staffette dello stile libero, però il disastroso decimo posto nelle semifinali dei 400 sl, con un tempo da allenamento per lei (4’14”), aveva scatenato grandi preoccupazioni, anche considerando il fatto che siamo a due soli mesi dalle Olimpiadi di Londra, nelle quali Federica sarà l’atleta di punta del nostro nuoto e forse anche dell’intera spedizione italiana. Ieri quindi la Pellegrini si è sottoposta ad una serie di indagini cliniche, che comunque hanno dato esito rassicurante: gli esami biologici hanno accertato l’assenza di problemi di salute. Una bella notizia, naturalmente, che permetterà alla campionessa veneta di non interrompere la preparazione olimpica in un momento così delicato, e che certamente sarà una iniezione di fiducia anche dal punto di vista psicologico. Resta però da capire perché Federica è uscita dalla vasca al termine dei 400 “con le gambe totalmente distrutte”. Resta quindi da capire a cosa era dovuto quel senso di stanchezza che non sembra riconducibile semplicemente agli impegni in acqua e alla tensione: “Quando comunque dai il massimo e viene fuori un tempo così, qualche domanda te la fai”. Ora però si può riprendere con il programma originario, che prevede gli ultimi due mesi di allenamenti e, come ultimo test agonistico, il torneo dei Settecolli a Roma dal 14 al 16 giugno, dove la Pellegrini dovrebbe provare il trittico 200-400-800 sl in tre giorni. Non ci saranno quindi alibi, ma lei stessa per prima ne è contenta: “Cerco sempre di essere molto critica con me stessa, di fare e di pretendere sempre meglio da me stessa: quando scendo in acqua cerco di fare sempre il meglio possibile”. Nel pomeriggio di ieri c’è stato pure il confronto con l’allenatore Claudio Rossetto, che al termine ha detto: “Abbiamo ripreso con serenità, ci siamo confrontati in modo pacato e deciso, ho cercato di farle capire che quanto successo a Debrecen può capitare e che lei in passato ha saputo superare episodi simili. Dunque può farlo anche adesso”.



Di certo il buon esito degli esami la aiuterà: “L’ho vista tranquilla. Ora bisogna lasciarci alle spalle gli Europei e non pensarci più”. Con Londra nel mirino.

 

(Mauro Mantegazza)

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