Terza tappa danese per il Giro d’Italia 2012, Herning-Herning, km 190, e la Corsa Rosa continua a parlare inglese. Finora è un dominio anglosassone, anche se sparso su tre diversi continenti: oggi la vittoria è andata all’australiano Matthew Goss (Orica-GreenEdge) sull’argentino Juan José Haedo (Saxo Bank) e sull’americano Tyler Farrar (Garmin). In maglia rosa resta Taylor Phinney (Bmc) con 9″ sul britannico Thomas (Sky) e 13″ sul danese Rasmussen (Garmin). Dunque dopo l’americano Phinney nella cronometro inaugurale e il campione del Mondo Mark Cavendish ieri nella prima volata, oggi è stata la volta dell’australiano vincitore della Milano-Sanremo nella scorsa stagione (e secondo al Mondiale proprio dietro a Cavendish). La notizia principale è stata però la maxi-caduta che ha coinvolto circa una decina di corridori a soli 150 metri dal traguardo della frazione. Nomi illustri tra i coinvolti, visto che sono finiti a terra anche i vincitori dei primi due giorni, cioè l’iridato Cavendish e la maglia rosa Phinney: il capitombolo è stato innescato da una manovra da pirata del bresciano Roberto Ferrari, che ha scartato violentemente verso destra impattando con la ruota anteriore di Cavendish, che stava risalendo a gran velocità il gruppo per tentare di fare il bis. L’inglese ha tagliato il traguardo bici in spalla, la maglia rosa Phinney è stata caricata sull’ambulanza per medicazioni. Per alcuni minuti c’è stato il forte timore che il giovane talento americano dovesse abbandonare nel peggiore dei modi sia la maglia sia la corsa. Invece pochi minuti fa sono giunte notizie confortanti per Taylor Phinney: la maglia rosa, coinvolta nella caduta, si è ripresa. Pur dolorante ad un piede, l’americano ha voluto presentarsi alla premiazione. Gli è stata applicata una borsa di ghiaccio. “Sono salito in ambulanza – ha detto Phinney – ma dopo un momento di shock mi sono fatto riportare al traguardo. Sapevo che mio padre e mia sorella mi stavano guardando da casa, non volevo che si preoccupassero”. L’americano dovrà sottoporsi nelle prossime ore ad accertamenti radiografici per stabilire l’entità dell’infortunio al piede. Inevitabile invece la sanzione per Ferrari. Dopo aver visionato il filmato della volata, la Giuria ha retrocesso in ultima posizione il velocista dell’Androni Giocattoli-Venezuela, ritenendolo colpevole di scorrettezze in volata.



Durante la tappa, inevitabilmente piatta nonostante si toccasse la vetta più “alta” della Danimarca (si fa per dire, circa 150 metri sul livello del mare), è stato ancora protagonista il laziale Alfredo Balloni, corridore della Farnese-Selle Italia, che veste la maglia azzurra di leader della montagna: in fuga con altri cinque, è stato ripreso a 35 km dalla conclusione. Per lui, circa 300 km allo scoperto in due giorni. Stasera trasferimento aereo in Italia con due voli, in partenza da Billund rispettivamente alle 18.45 e alle 19. Domani dunque sarà già il primo dei due giorni di riposo, inevitabile dopo il lungo trasferimento; mercoledì il Giro d’Italia riprenderà con la quarta tappa, Verona-Verona, cronosquadre di 33,2 chilometri. Un momento già significativo per la classifica generale, perchè i tempi saranno reali, cioè varranno i veri distacchi (non un tanto a posizione, come a volte si è fatto). Il primo dei 22 team scatterà alle 15.25; 3’ di intervallo tra ciascuna squadra, il tempo verrà preso sul quinto corridore classificato.



 

1) Matthew Goss (Aus, Orica-GreenEdge) in 4h20’53” (abb. 20”)

2) Juan Josè Haedo (Arg, Saxo Bank) s.t. (abb. 12”)

3) Tyler Farrar (Usa, Garmin-Barracuda) s.t. (abb. 8”)

4) Arnaud Demare (Fra, Fdj-Bigmat) s.t.

5) Mark Renshaw (Aus, Rabobank) s.t.

6) Thor Hushovd (Nor, BMC) s.t.

7) Alexander Kristoff (Nor, Katusha) s.t.

8) Romain Feillu (Fra, Vacansoleil-DCM) s.t.

9) Fumiyuki Beppu (Jpn, Orica-GreenEdge) s.t.

10) Andrea Guardini (ita, Farnese Vini-Selle Italia) s.t.

 

1) Taylor Phinney (Usa, BMC) in 9h24?31”

2) Geraint Thomas (Gbr, Sky) a 9”



3) Alex Rasmussen (Dan, Garmin-Barracuda) a 13”

4) Manuele Boaro (Ita, Saxo Bank) a 15”

5) Ramunas Navardauskas (Lit, Garmin-Barracuda) a 18”

6) Gustav Erik Larsson (Sve, Vacansoleil-DCM) a 22”

7) Brett Lancaster (Aus, Orica-GreenEdge) a 23”

8) Matthew Goss (Aus, Orica-GreenEdge) a 23”

9) Marco Pinotti (Ita, BMC) a 24”

10) Jesse Sergent (N.Zel, RadioShack-Nissan) a 26”

 

(Mauro Mantegazza)