Campo numero 3, Wimbledon, oggi pomeriggio: Camila Giorgi affronta Nadia Petrova nel terzo turno di Wimbledon. Una grande occasione per la ventenne italo-argentina di Macerata, che vincendo approderebbe agli ottavi di finale del torneo più prestigioso al mondo. Contro, però, c’è la testa di serie numero 20, la russa Petrova che è stata anche numero 3 del mondo e stabilmente tra le prime 10; oggi non è più così forte, ma resta un’avversaria decisamente superiore alla Giorgi. Si gioca sulla distanza dei due set su tre, e ricordiamo inoltre che a Wimbledon non è previsto il tie break nel parziale decisivo: bisognerà dunque, nel caso, continuare fino a che una delle due giocatrici non avrà ottenuto due game di vantaggio. Sarà importante partire bene per non compromettere l’incontro. Camila conta sull’ottima condizione fisica, mentre la Petrova ha accusato qualche problema nel suo secondo turno e in generale può uscire da una partita dopo averne dominato larghi tratti: insomma, si può fare, anche se naturalmente il pronostico pende tutto dalla parte della russa. Attenzione però alla condizione fisica: la Petrova ha giocato ieri il proseguimento del suo match di secondo turno, mentre Camila ha avuto a disposizione tutto il giorno per rimettersi in forma.



Nadia Petrova, 30enne russa di Mosca, oggi è numero 20 del mondo ma, come dicevamo, sei anni fa fu anche al terzo posto del ranking WTA. Vanta 11 titoli in carriera, eppure negli Slam non ha mai fatto granchè, centrando le semifinali del Roland Garros nel 2003 e 2005 e per il resto non riuscendo mai a superare i quarti di finale. Esplosa agli inizi degli anni 2000 in quel periodo che fu d’oro per le tenniste russe (oltre a lei sbocciarono Myskina, Dementieva, Kuznetsova, Zvonareva, Safina e la stessa Maria Sharapova leggermente più tardi), la Petrova non è riuscita a confermarsi ad alti livelli, vittima anche di un fisico che spesso e volentieri le ha creato qualche problema. A Wimbledon il suo miglior risultato resta quello del 2005 e del 2008, quando Nadia arrivò ai quarti di finale. E’ anche un’ottima giocatrice di doppio, specialità nella quale ha vinto 20 tornei e oggi gioca in coppia con la connazionale Maria Kirilenko. Il suo Championship è iniziato con la vittoria agevole sulla nostra Maria Elena Camerin, che ha battuto con un perentorio 6-0, 6-2; nel secondo turno, contro l’ungherese Timea Babos, la Petrova ha vinto il primo set per 6-4, poi è stata costretta a fermarsi dalla pioggia, sul 5-5 nel secondo parziale. Al rientro in campo il giorno seguente, la Petrova ha perso il set al tie break ed è stata costretta fino al 9-7 dalla Babos, certo non un’avversaria irresistibile (ha 19 anni ed è numero 69 del ranking mondiale). Oggi, come detto, potrebbe pagare la stanchezza.



Camila Giorgi, nata il 31 dicembre del 1991 a Macerata da padre argentino e madre italiana (ma la famiglia è assolutamente nostrana: il nonno paterno è anch’egli italiano), è una sorpresa in questo torneo. Bastano alcuni dati per far capire che il suo terzo turno è un’impresa: intanto, si è presentata a Wimbledon come numero 145 del mondo e per la seconda volta in carriera gioca un torneo dello Slam (fu qui lo scorso anno, perdendo dalla Pironkova che le concesse appena 3 games). Poi, solo lo scorso anno è riuscita a battere una giocatrice top 100 (si trattava di Evgeniya Rodina) e, pur avendo vinto una serie di tornei ITF (quelli cosiddetti minori) è ancora a quota 0 come vittorie “ufficiali” (se così possiamo chiamarle). Qui però, ed ecco l’ultimo dato a immagine del suo Everest personale, ha iniziato battendo Flavia Pennetta nel derby tricolore: Flavia era testa di serie numero 16, aveva problemi fisici a un polso ma la partita resta, un 6-4, 6-3 che ha permesso a Camila di andare a giocarsi il secondo turno contro la georgiana Anna Tatishvili, non una top player ma, rispetto alla maceratese, sicuramente più forte ed esperta, numero 73 del seeding. La Giorgi non ha tremato e si è imposta con il punteggio netto di 6-3, 6-1. Camila dunque arriva a questa partita contro la Petrova con un parziale di quattro set vinti e nessuno perso, con appena 11 games concessi in due partite: messa così, l’impresa di approdare agli ottavi di finale di Wimbledon (il record per una tennista italiana sono i quarti, raggiunti da Lucia Valerio, Laura Golarsa, Silvia Farina e Francesca Schiavone) può apparire possibile. Di sicuro, Camila ce la metterà tutta, e noi la seguiremo sperando che possa farcela. Nadia Petrova-Camila Giorgi sta per cominciare: segui e commenta la diretta della partita sul nostro sito.



 

 

Risorsa non disponibile