Al Tour de France è il primo giorno di riposo, ma la giornata non è certo senza notizie, anzi. Purtroppo non si tratta di notizie piacevoli, perchè si ritorna a parlare di doping, con il ciclista francese Remy Di Gregorio (Cofidis) che è stato arrestato dalla gendarmeria francese e ora si trova sotto interrogatorio a Marsiglia. Ripercorriamo dunque brevemente le tappe di questa vicenda triste per la Grande Boucle numero 99.



Nella mattinata di oggi, su richiesta del giudice istruttore di Marsiglia, è stata fatta una perquisizione nell’albergo della Cofidis: gli agenti di polizia e della Gendarmerie appartenenti all’ufficio centrale contro gli attentati all’ambiente e alla salute pubblica sono entrati nell’hotel che ospita la squadra francese durante questo giorno di riposo del Tour ai piedi delle Alpi, a Bourg-en-Bresse. Si sono subito sparse le voci su quanto sarebbe successo, e presto è emerso che il nome nel mirino degli inquirenti transalpini è quello di Remy Di Gregorio, trasferito a Marsiglia (sua città natale) per interrogarlo insieme ad altre due persone nell’ambito di una inchiesta su un traffico di sostanze dopanti. La precisazione ufficiale (anche se in via riservata) è stata fatta da fonti della Gendarmeria attorno alle ore 14.30, che hanno anche confermato che in precedenza la polizia francese aveva fatto irruzione e perquisito l’hotel dove il team di Di Gregorio soggiorna in questa giornata di riposo. Confermato anche che il corridore della Cofidis non si trova più in “garde à vue” a Bourg en Bresse, ma è già stato trasferito a Marsiglia. Le indagini su questo traffico di sostanze illecite sarebbero partite già l’anno scorso, quando Di Gregorio correva nella squadra kazaka dell’Astana. La Cofidis ha annunciato la sospensione immediata di Remy Di Gregorio: “E’ un caso isolato, che non deve mettere in discussione la partecipazione della squadra al Tour”, sottolinea in un comunicato la squadra francese, che non vuole rischiare di dover abbandonare il Tour, come già successo in passato ad altre squadre (a partire dall’ormai storica Festina del 1998).



Di Gregorio, nato a Marsiglia il 31 luglio 1985, da juniores vinse il campionato nazionale a cronometro. Passato professionista nel 2005 con la Française des Jeux, nel 2006 colse la sua prima vittoria da pro’ aggiudicandosi l’ottava tappa del Tour de l’Avenir. Per la seconda vittoria ha dovuto attendere l’anno scorso, quando si è aggiudicato la settima tappa della Parigi-Nizza, mentre quest’anno – tornato in patria con la Cofidis – aveva vinto la quarta tappa della Vuelta a Asturias.

Passano dunque in secondo piano tutte le altre notizie, gli allenamenti e le conferenze stampa dei big, ma restano da segnalare alcune notizie relative alla salute di alcuni corridori. Tony Martin ha annunciato che domani mattina non ripartirà: la Omega Pharma Quick Step lo ha annunciato stamattina. Martin ha preso parte ieri alla cronometro (modesto dodicesimo posto per uno specialista come lui) ma è alle prese con una frattura allo scafoide: si concentrerà sul recupero in vista dei Giochi di Londra. Ieri invece è stato operato il corridore della Lampre-ISD Davide Viganò: l’intervento si era reso necessario per ricomporre con una placca la frattura della clavicola sinistra rotta in occasione della caduta che ha caratterizzato il finale della sesta tappa del Tour de France, ed è stato eseguito con successo presso la Clinica Santa Rita di Vercelli. La prognosi sarà di venti giorni, salvo complicazioni.