Le Olimpiadi di Londra 2012 sono alle porte e i commissari tecnici delle Nazionali di pallavolo italiane hanno diramato i convocati per le due squadre, maschile e femminile, che puntano ad ambiziosi traguardi per i Giochi a cinque cerchi. Non ci sono grosse sorprese nella lista di questi convocati. Forse stupisce soltanto nella nazionale femminile, diretta da Massimo Barbolini, l’assenza di Serena Ortolani e la presenza di Francesca Piccinini. Nella nazionale maschile in particolare ci sono tre veterani, Mastrangelo, Fei e Papi, alla quarta esperienza olimpica della loro carriera e otto debuttanti assoluti su questo palcoscenico olimpico, più Birarelli in campo anche a Pechino 2008. Per parlare delle scelte di Mauro Berruto e Massimo Barbolini abbiamo sentito Paolo Tofoli, uno dei giocatori che ha fatto la storia dell’Italia. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Partendo dagli uomini, come farebbe giocare la squadra di Berruto?
Penso proprio che Berruto sappia come far giocare l’Italia. Puntiamo su una battuta veramente efficace quale è quella dell’Italia, che può utilizzare anche un muro molto valido e un attacco di buon valore tecnico.
Quali sono i punti di forza della squadra azzurra?
La presenza di ottimi giocatori come un opposto molto forte, Lasko, due ottimi centrali che sono Mastrangelo e Fei, e poi Parodi e Savani che sono altrettanto forti. C’è poi la presenza nella squadra di rincalzi molto validi come ad esempio Papi, che è uno schiacciatore di buona levatura tecnica.
Su cosa invece c’è da lavorare?
Bisogna che l’Italia si presenti nella condizione migliore di forma durante le Olimpiadi e sappia reggere la pressione che si esercita durante una manifestazione così importante.
Come farebbe giocare invece le ragazze di Barbolini?
Credo che bisogna continuare sullo stesso modulo tattico che è stato utilizzato durante la Coppa del Mondo in Giappone. Magari l’utilizzo di giocatrici come Lucia Bosetti, che è una opposta veramente valida, potrebbe aumentare la qualità di questa squadra.
Quali sono i punti di forza della squadra femminile?
Abbiamo una rosa di giocatrici molto valide sul piano tecnico e complete; forniscono alla nazionale quell’equilibrio necessario a essere competitive in ogni reparto.
La Piccinini è stata convocata, esclusa invece la Ortolani: cosa ne pensa?
E’ stata fatta la scelta dell’inserimento di Francesca Piccinini, che è una giocatrice di grande esperienza internazionale.
Su cosa invece c’è da lavorare?
Anche qui, come nel caso della nazionale maschile, bisogna presentarsi a Londra nella migliore condizione fisica e reggere la pressione di una competizione così importante.
Dove possono arrivare queste due squadre?
Possono fare molto bene tutte e due. La nazionale maschile può puntare al podio, forse quella femminile anche a qualcosa in più. Credo però che bisogna andare a Londra con l’obiettivo di conseguire il risultato migliore possibile, non ponendosi alcun limite per ognuna delle due squadre.
(Franco Vittadini)