Il tormentone sul futuro agonistico di Carolina Kostner è ufficialmente finito. La gardenese, campionessa del Mondo in carica di pattinaggio artistico, ha infatti annunciato che proseguirà la propria carriera fino alle Olimpiadi di Sochi 2014. Carolina Kostner dunque continua l’attività agonistica e, al termine di mesi di incertezze, ha sciolto le riserve decidendo di abbandonare i propositi di ritiro che aveva ventilato: “Ho riflettuto molto sulla mia vita e sul mio futuro – dice l’azzurra – e, dopo essermi confrontata con il mio allenatore e con la mia famiglia, ho deciso di continuare. Non sarà una sfida facile, perciò chiedo a tutti di restare al mio fianco e di sostenermi come in tutti questi anni”. La stagione scorsa (2011-2012) è stata leggendaria per la Kostner, che prima ha vinto per la quarta volta il titolo europeo e poi a Nizza ha finalmente coronato il sogno di diventare campionessa del Mondo per la prima volta in carriera, dopo che negli anni precedenti aveva già ottenuto un argento e due bronzi. Proprio aver raggiunto questo obiettivo l’aveva però indotta a meditare su cosa fare nel prossimo futuro. Bisogna infatti ricordare che la carriera della pattinatrice è mediamente piuttosto breve, e la Kostner è già ora tra le atlete più longeve che questo sport ricordi, essendo sulla ribalta internazionale fin dal 2004. Carolina è ancora molto giovane (25 anni), ma si sa che nel pattinaggio la carriera è breve, con tante ragazzine adolescenti – come lei stessa ad inizio carriera – sempre pronte ad ottenere grandi risultati. Dopo dieci anni di impegno totale e una stagione in cui ha vinto tutto, Carolina avrebbe potuto aprire le porte ad altro, magari dedicandosi appieno alle esibizioni di Opera on Ice e certamente alla famiglia con il fidanzato Alex Schwazer, campione olimpico di marcia a Pechino 2008. Già, le Olimpiadi: forse è stato proprio il sogno a cinque cerchi – oltre alla indiscutibile passione per il pattinaggio – a convincere l’altoatesina ad andare avanti. L’obiettivo principale dunque è ora Sochi 2014, a caccia di riscatto dopo le delusioni di Torino 2006 e di Vancouver 2010. La prima volta la Kostner fu caricata di pressioni probabilmente eccessive – portabandiera nell’Olimpiade casalinga a soli 18 anni, con una carriera che stava appena sbocciando – e la sua gara finì con un nono posto.
La delusione più grande fu però a Vancouver, quando si presentò da campionessa europea (titolo vinto il mese precedente) e rimediò solo un sedicesimo posto. La sua storia olimpica non poteva finire così. Carolina si conferma dunque professionista di primo livello, prendendosi la responsabilità di andare avanti e non di lasciare mentre è al vertice mondiale. In questi giorni a Oberstdorf, in Baviera, dove da sempre prepara i suoi successi insieme a coach Michael Huth, è già al lavoro pensando alla prossima stagione, in cui l’obiettivo principale sarà confermare il titolo iridato.