I giochi di Londra non sono ancora cominciati, e la Spagna ha già un problema. Più di uno, a essere sinceri. Uno degli atleti più rappresentativi, Rafa Nadal, ha annunciato pochi minuti fa che non sarà presente alle Olimpiadi, causa un infortunio che lo tormenta dal post Wimbledon. “Non sono in condizione: è uno dei momenti più tristi della mia carriera”, così il numero 3 del ranking mondiale di tennis ha dichiarato alla stampa. La Spagna perde così il campione olimpico in carica, una medaglia più che potenziale e anche il suo portabandiera: a 8 giorni dalla cerimonia di apertura, gli iberici dovranno così pensare a un nuovo personaggio che guidi la delegazione olimpica all’interno dello stadio. Perdita grave, non solo per la Spagna ma per tutti gli appassionati di sport e di tennis in particolare: Nadal sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti di questa edizione delle Olimpiadi. Non si può dire che il 2012 di Rafa sia stato troppo fortunato: era cominciato con la terza sconfitta consecutiva in una finale di Grande Slam, a Melbourne, ancora e sempre contro Novak Djokovic. Poi Nadal si era ripreso, nonostante un passo falso sulla strana terra blu di Madrid: la vittoria a Montecarlo, ottava consecutiva, era stata il preludio al settimo trionfo in otto partecipazioni al Roland Garros, ormai suo regno assoluto. In quell’occasione Rafa aveva battuto Djokovic e l’accenno di maledizione arrivato sotto forma di pioggia: non avendo il centrale di Parigi il tetto di copertura (è allo studio), la partita era stata sospesa e ripresa il giorno seguente. Ma Nole, che non era al meglio, non aveva potuto nulla contro lo strapotere dello spagnolo, che si era preso il titolo, undicesimo dello Slam in carriera, e si avvicinava a Wimbledon con le migliori intenzioni, pronto a dare battaglia a Djokovic e Federer. E invece, sull’erba londinese si è consumata la tragedia sportiva: al secondo turno Rafa ha incrociato il ceco Lukas Rosol, carneade numero 100 del mondo, un leggero fastidio sulla corsa dello spagnolo verso il terzo Wimbledon. Non è stato così: Rafa è andato sotto due set a uno, palesemente in difficoltà. ha vinto di slancio il quarto set, ma sul più bello, quando l’avversario era alle corde e si andava verso un quinto parziale a senso unico, ci si è messa l’acqua dal cielo. Qui il tetto c’era: ma i 40-45 minuti necessari a copertura e avviamento dell’aria condizionata hanno avuto il potere di ridare fiducia a Rosol, che è rientrato in campo e ha sbranato Nadal, per un’eliminazione clamorosa. L’eroe del giorno è stato falciato senza troppi rimpianti dal tedesco Kohlschreiber al turno successivo, mentre il buon Rafa si è ritirato a leccare le ferite e a lanciare proclami per le Olimpiadi, che come noto si giocheranno sugli stessi campi. E invece niente: 



Un fastidio muscolare lo ha fatto fuori dalla possibilità di una rivincita. Così, il torneo mancherà del numero 3 del mondo: adesso, i favoriti d’obbligo rimangono Novak Djokovic e Roger Federer, al quale manca solo l’oro olimpico per coronare una carriera da leggenda. Lo svizzero aveva già chances in più grazie alla distanza dei due set su tre, ma senza la sua nemesi personale (contro Nadal ha un bilancio sfavorevole e ha perso sei delle otto finali Slam nelle quali si sono incrociati) le quotazioni del recente trionfatore di Wimbledon crescono ancora di più. Djokovic permettendo, senza dimenticare Andy Murray, che a un mese dalla più grande delusione della sua carriera avrà l’opportunità di rifarsi, ancora una volta con il centrale tutto dalla sua parte. Peccato per Rafa: lo aspettiamo agli US Open.



 

(Claudio Franceschini)

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