Sul campo numero 3, alle ore 12:30, Francesca Schiavone gioca la partita di quarto turno di Wimbledon contro Petra Kvitova. Si gioca al meglio dei tre set, come sempre quando si tratta di torneo femminile. E’ una partita difficile per Francesca, che si è presentata a Londra in non perfette condizioni fisiche e accusa certamente anche i 10 anni in più rispetto alla Kvitova che, particolare decisamente non di poco conto, è la campionessa uscente di questo torneo e ha un gioco che sembra davvero adattissimo all’erba. La Schiavone però cercherà di tenere fede al suo soprannome, “Leonessa”, e darà tutto sul campo: resta comunque una delle migliori giocatrici del circuito, pur se la classifica non la premia più come negli ultimi due anni.
Francesca Schiavone, 32 anni di Milano, è arrivata a Wimbledon con il seeding numero 24. Non è una giocatrice che ami particolarmente l’erba, ma certamente la sua esperienza la rende temibile su qualunque superficie: risale al 2000 la sua prima qualificazione a un torneo del Grande Slam (gli US Open), da lì una carriera sempre in ascesa, con i successi in Federation Cup insieme a una squadra, che capitanata da Corrado Barazzutti, si è dimostrata fortissima, quindi nel 2010 sono arrivate le grandi soddisfazioni personali: il successo fantastico e inaspettato al Roland Garros, superando in finale la Stosur, poi l’anno seguente un’altra finale parigina, stavolta ceduta alla cinese Na Li. Restano questi i migliori risultati nella carriera di Francesca, che però ha anche una semifinale agli Australian Open (2009) e una agli US Open (2006). Vincendo oggi eguaglierebbe il suo record personale a Wimbledon: sempre nel 2006 era arrivata ai quarti di finale. Una maturazione arrivata tardi, che però l’ha portata ad avere il miglior ranking di sempre nel tennis femminile italiano: a gennaio dello scorso anno, la Schiavone ha toccato il quarto posto mondiale. Oggi l’età comincia a farsi sentire, il declino era inevitabile ma il carattere, mostrato nel primo turno contro la Robson, c’è ancora: Francesca era sotto di un set e, sul 2-3 e con problemi alla schiena, ha dovuto fronteggiare tre palle break. Si è salvata, ha vinto il set e poi la partita. Da lì percorso in crescendo, approfittando di un tabellone agevole che l’ha portata a sconfiggere Pliskova e Zakopalova e a sfidare la campionessa in carica.
Petra Kvitova, oggi, è forse la miglior giocatrice sull’erba del circuito WTA. Le altre top della classifica amano tirare da fondocampo, sfiancare l’avversaria sul piano del ritmo, imporre il proprio gioco sugli scambi lunghi; la 22enne ceca di Bilovec, invece, interpreta quel gioco di serve and volley che sull’erba paga più di ogni altro. Lo scorso anno ha vinto qui il suo primo torneo del Grande Slam, sconfiggendo in finale Maria Sharapova. In molti hanno visto in lei una nuova Navratilova, e non sarebbe potuto essere altrimenti: ceca di nazionalità, mancina, serve and volley. Per arrivare a eguagliare Martina deve passarne di acqua sotto i ponti, ma intanto la Kvitova si è già messa in marcia. A gennaio era numero 2 del mondo, ma poi qualche problema fisico l’ha frenata, impedendole di esplodere definitivamente. Ha comunque iniziato alla grande il suo 2012, centrando le semifinali sia in Australia che a Flushing Meadows, dopo che a fine 2011 si era presa la Fed Cup con la Repubblica Ceca. A detta di molti è quella che gioca il tennis migliore, ma ha ancora qualche punto debole, non regge ad esempio il ritmo di avversarie come la Sharapova e la Azarenka che martellano dal fondo e sicuramente su superfici che non siano l’erba fatica di più ad emergere; qui però resta la favorita, insieme alla russa e a Serena Williams. In questo torneo non ha ancora giocato un match impegnativo, ma le avversarie le ha comunque triturate: prima la Amanmuradova, quindi la Baltacha (che aveva eliminato Karin Knapp), infine la Lepchenko che, un po’ a sorpresa, aveva fatto fuori la Pavlyuchenkova.
La favorita di oggi è naturalmente la Kvitova: lo dice la classifica, lo dice la miglior condizione fisica, lo dice il fatto che è la campionessa uscente e sull’erba è decisamente migliore della Schiavone. Francesca però è una che non molla mai, lotta su ogni punto e anche quando sembra essere sul punto di crollare si rialza sempre. Partita comunque improba, vediamo se Francesca riuscirà a sovvertire il pronostico e raggiungere i quarti di finale. Francesca Schiavone-Petra Kvitova sta per cominciare: segui e commenta la diretta sul nostro sito.
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