Sacha Modolo, Vincenzo Nibali, Luca Paolini, Marco Pinotti e Matteo Trentin: sono questi – in rigoroso ordine alfabetico – i nomi dei cinque corridori convocati dal commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Paolo Bettini per i Giochi Olimpici di Londra 2012. Il campione olimpico di Atene 2004 ha ufficializzato oggi i nomi per il quintetto che rappresenterà l’Italia nella gara in linea delle Olimpiadi, che si terrà sabato 28 luglio, nella prima giornata di competizioni a cinque cerchi. Ricordiamo inoltre che tra questi cinque nomi bisognerà anche scegliere l’uomo che parteciperà alla prova a cronometro il mercoledì successivo, 1 agosto (salvo sorprese dell’ultima ora, sarà certamente il bergamasco Marco Pinotti). Una squadra che sulla carta si presenta con meno ambizioni rispetto a quelle di Atene (oro di Bettini) e Pechino (argento di Rebellin), anche a causa di un tracciato che dovrebbe favorire l’attesissimo padrone di casa Mark Cavendish. Esclusi per motivi più o meno collegati al doping Alessandro Petacchi e Filippo Pozzato (che doveva essere il capitano), in caso di arrivo in volata ci giocheremo la carta Sacha Modolo. Vincenzo Nibali invece sogna naturalmente di presentarsi a Londra con la maglia gialla del Tour, che si concluderà a Parigi la domenica precedente. Per formare la squadra olimpica il compito del c.t. è sempre particolarmente difficile, perchè ai Giochi possono scendere in strada solo cinque uomini (contro i nove dei Mondiali). Ecco comunque come Bettini ha spiegato le sue scelte: “Ho scelto questi ragazzi perché ritengo possano essere il giusto mix per questo tipo di gara, sia a livello di caratteristiche tecniche che come spirito di gruppo. Possiamo contare su due uomini esperti come Paolini e Pinotti, già molte volte in azzurro, unitamente a un corridore nel pieno della sua maturazione come Nibali ed elementi giovani, ma che hanno già dato prova delle loro doti e del loro talento, come Modolo e Trentin. Tutti hanno dimostrato impegno, serietà, attaccamento alla maglia azzurra e dedizione al progetto. Alle Olimpiadi possiamo schierare solo cinque corridori, questa è una mini squadra, e le precedenti esperienze di Atene e Pechino hanno dimostrato come per fare risultato sia fondamentale il lavoro di squadra e la capacità di mettersi a disposizione e sacrificarsi per i compagni”.
Sacha Modolo, velocista trevigiano classe 1987, corre per la Colnago-CSF Inox, ha già indossato la maglia azzurra nel 2011 ai campionati del mondo di Copenaghen e ha ottenuto il secondo posto alle spalle di Mark Cavendish nel “test event” disputato lo scorso anno sul circuito olimpico di Londra con un chilometraggio ridotto. Vincenzo Nibali, messinese classe 1984 della Liquigas-Cannondale, è già stato azzurro alle Olimpiadi di Pechino 2008 e ai Mondiali del 2007 e 2010: è uno dei migliori al mondo nelle corse a tappe ma ha dimostrato di sapere interpretare al meglio anche le gare di un giorno con ottime prestazioni al Giro di Lombardia, alla Milano-Sanremo e alla Liegi-Bastogne-Liegi. Luca Paolini, comasco classe 1977 (Team Katusha), è alla seconda partecipazione olimpica dopo quella di Atene 2004. Da sempre uomo importante della squadra nazionale, ha partecipato anche a otto Campionati del mondo, con la medaglia di bronzo ai Mondiali di Verona 2004. Marco Pinotti, bergamasco di Osio Sotto, classe 1976, corre per la BMC Racing: uomo squadra esperto e di fondo, già molte volte in azzurro; specialista delle prove contro il tempo (quest’anno ha vinto la crono di Milano al Giro), prenderà parte anche alla cronometro olimpica in programma mercoledì 1 agosto. Matteo Trentin è forse il nome meno noto: neoprofessionista classe 1989, trentino di Borgo Valsugana, milita nella Omega Pharma-Quick-Step; quest’anno ha vinto una corsa e si è reso protagonista alla Milano-Sanremo.
La riserva sarà un altro dei giovani più attesi del ciclismo azzurro: Elia Viviani (Liquigas-Cannondale), veronese di Isola della Scala, classe 1989, già azzurro ai Mondiali di Copenaghen 2011. Viviani, ottimo pistard, sarà impegnato in pista nella gara olimpica dell’omnium, e dunque ha acquisito di diritto il posto di riserva, con la possibilità di essere inserito tra i cinque titolari per la prova su strada.