Oggi al Tour de France è il quarto giorno di gara, la terza tappa in linea e il primo giorno in terra francese dopo i primi tre appuntamenti in Belgio. Si tratta inoltre di un appuntamento molto atteso, perchè la tappa Orchies-Boulogne sur Mer (197 chilometri) sarà ricca di insidie ed è dunque aperta a vari possibili esiti. Difficilmente si arriverà in volata, perchè anche gli organizzatori del Tour hanno capito che nella prima settimana non si possono proporre soltanto volate (che comunque ricominceranno domani).
Il percorso si sviluppa per intero nella zona più settentrionale della Francia, ancora vicina al confine con il Belgio; si andrà dall’interno verso le coste della Manica (siamo vicini a Calais), ma non si tratta di un percorso pianeggiante. Anzi, avvicinandosi alla costa aumentano le difficoltà: nessuna salita di quelle che fanno la storia, ma una serie di strappetti che dovrebbero fare male ai velocisti e potrebbero accendere la fantasia di finisseur e cacciatori di tappe, compresi Sagan e la maglia gialla Cancellara. I favoriti per il successo finale invece non dovrebbero muoversi, ma dovranno comunque stare molto attenti, perchè il gruppo si potrebbe frazionare.
Andiamo dunque ad esaminare la situazione nel dettaglio il percorso di questa terza tappa: la partenza è da Orchies, piccola località di 8500 abitanti che avrà l’onore di accogliere per prima la Grande Boucle in Francia. I primi 100 km sono completamente pianeggianti, e il primo punto da segnalare è il rifornimento ufficiale posto al chilometro 95 in località Therouanne. Poi inizia qualche saliscendi, nei pressi del traguardo volante di Senlecques (km 119) e poi con il primo Gran Premio della Montagna, un piccolo strappetto di quarta categoria, la Côte de l’Eperche al km 132. Poi si torna tranquilli ancora per qualche chilometro: i giochi si fanno seri negli ultimi 40 km, quando praticamente non c’è più pianura. Ribadiamo che non ci saranno grandi salite da affrontare, ma il continuo “su e giù” renderà la tappa interessante. Si affronteranno in successione la Côte de Mont Violette (3a categoria), la Côte de Herquelingue (4a categoria), la Côte de Quéhen (4a categoria), la Côte du Mont Lambert (3a categoria), e per finire anche l’arrivo di Boulogne sur Mer è considerato un GPM.
Nella città marittima di 43800 abitanti (già sede di una tappa in tre precedenti occasioni) la strada sale negli ultimi 700 metri, con la pendenza media del 7,4% che certamente metterà fuori gioco i velocisti. Lo spettacolo dovrebbe essere garantito, ora tocca ai corridori mantenere le promesse. D’altronde l’anno scorso al quarto giorno si arrivò sul Mur de Bretagne e vinse un certo Cadel Evans, che finì il Tour con la maglia gialla di Parigi…