La Orchies-Boulogne sur Mer, tappa di oggi al Tour de France (la prima in territorio francese dopo tre giorni in Belgio) è stata vinta da Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) su Boasson Hagen e Velits. Fabian Cancellara, quarto al traguardo, resta in maglia gialla. Si trattava di una frazione molto attesa, caratterizzata da ben sei Gran Premi della Montagna, di cui ben cinque negli ultimi 40 chilometri del percorso, anche se tutti di terza oppure di quarta categoria. Insomma, una tappa nervosa e ricca di saliscendi, fino allo strappo che portava al traguardo. Peter Sagan ha dimostrato di essere nettamente il migliore su questo genere di arrivi, e ha vinto addirittura per distacco, permettendosi pure di arrivare a braccia alzate mimando un balletto: l’uomo copertina di questa prima parte del Tour è lui. Boasson Hagen e Velits non hanno potuto fare nulla, la superiorità dello slovacco è apparsa nettissima: sarà lui il dominatore delle classiche nei prossimi dieci anni? A caldo ha detto: “Giornata molto difficile, sono molto contento per me e per i miei compagni che hanno tirato tanto. Mi dispiace solo per un mio compagno caduto per colpa di una moto dell’organizzazione. Non mi piace il modo come quelle moto entrano nel gruppo…”.



La classica fuga da lontano è stata animata da Andriy Grivko, Ruben Perez, Sebastien Minard, Giovanni Bernaudeau e Michael Morkov, che ha raccolto altri punti sui GPM. La tappa purtroppo è stata caratterizzata anche da alcune cadute: coinvolti pure Brajkovic (capitano dell’Astana) e Siutsou, costretto al ritiro – una pedina importante in meno per la Sky di Wiggins. Gli ultimi due fuggitivi a cedere sono stati Grivko e Morkov (ripresi a 7 km dall’arrivo), a causa del grande lavoro soprattutto della Liquigas proprio per Sagan, Basso compreso. Infatti è Ivan a passare per primo sul penultimo GPM. Sulla discesa attacca il sempre attivo Sylvain Chavanel, che tenta di rifare il colpaccio che gli era riuscito proprio qui in un campionato nazionale; ma sbaglia una curva e rovina tutto. Allora la tappa si decide sull’ultimo strappo, i 700 metri finali in salita: da segnalare l’ennesima caduta, che coinvolge tra gli altri Wiggins e Scarponi – ma i distacchi sono neutralizzati – e soprattutto il vero e proprio show di Peter Sagan, irresistibile per tutti. La Liquigas può sorridere anche per Vincenzo Nibali, giunto nei primi dieci di tappa e sempre più presenza fissa tra i big anche per la classifica generale.



Domani quarta tappa, Abbeville-Rouen (214,5 km): tornano in scena i velocisti.

 

1. Peter SAGAN (Svk) in 4h42’56”

2. Edvald BOASSON HAGEN (Nor) a 1”

3. Peter VELITS (Svk) s.t.

4. Fabian CANCELLARA (Svi) s.t.

5. Michael ALBASINI (Svi) s.t.

6. Cadel EVANS (Aus) s.t.

7. Nicolas ROCHE (Irl) s.t.

8. Samuel SANCHEZ (Spa) s.t.

9. Bauke MOLLEMA (Ola) s.t.

10. Vincenzo NIBALI (Ita) s.t.

 

 

1. Fabian CANCELLARA (Svi, RadioShack) in 14h45’30”

2. Bradley WIGGINS (Gbr, Sky) a 7”

3. Sylvain CHAVANEL (Fra, Omega-QuickStep) s.t.

4. Tj VAN GARDEREN (Usa) a 10”



5. Edvald BOASSON HAGEN (Nor) a 11”

6. Denis MENCHOV (Rus) a 13”

7. Cadel EVANS (Aus) a 17”

8. Vincenzo NIBALI (Ita) a 18”

9. Ryder HESJEDAL (Can) s.t.

10. Andreas KLODEN (Ger) a 19”

 

(Mauro Mantegazza)