Oscar Pistorius entra nella storia delle Olimpiadi. L’atleta sudafricano di 25 anni (infatti è nato a Johannesburg il 22 novembre 1986) che corre con due protesi al posto delle gambe è stato infatti convocato dalla sua Nazionale di atletica leggera per disputare la staffetta 4×400 agli ormai prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012 e quindi sarà il primo atleta disabile a partecipare alle Olimpiadi “vere”. Per Pistorius a Londra ci sarà il doppio impegno, perchè il sudafricano parteciperà a fine agosto anche alle Paralimpiadi, dove dovrà difendere la bellezza di tre ori. Il sudafricano ha manifestato la propria grande soddisfazione attraverso il popolare social network Twitter: “Oggi è realmente uno dei più bei giorni della mia vita! Sarò a Londra per Olimpiadi e Paralimpiadi”.
Solo pochi giorni fa per Oscar Pistorius era arrivata una grossa delusione: venerdì scorso infatti era arrivato secondo ai Campionati africani sui 400 metri, ma aveva fatto fermare i cronometri sul tempo di 45”52, superiore al tempo minimo richiesto per staccare il biglietto per Londra, che era di 45”30. Quindi per Pistorius si erano chiuse le porte della gara individuale, ma rimaneva la concreta speranza per quanto riguardava la staffetta 4×400. Il Sudafrica rientra nelle 16 nazioni che hanno ottenuto i tempi migliori stagionali in questa specialità, e dunque parteciperà alla gara olimpica. Restava solo da scegliere chi avrebbe composto la staffetta, ed oggi è arrivata la convocazione anche per Pistorius. Il quartetto della staffetta lunga sudafricano è tra l’altro di assoluto rilievo a livello mondiale, come testimonia la medaglia d’argento ottenuta ai Campionati Mondiali dell’anno scorso a Daegu (Sudafrica). Già allora Pistorius faceva parte della squadra, anche se corse solo in batteria (e l’esclusione dalla finale causò molte polemiche): in ogni caso anche lui ricevette la medaglia, che è stata il suo primo alloro in una gara di “normodotati”. Questa va ad aggiungersi al suo straordinario palmares paralimpico, che comprende anche un oro (nei 200 metri) e un bronzo (nei 100) ad Atene 2004 e la straordinaria tripletta 100-200-400 di Pechino 2008. In quell’anno la Iaaf prima gli impedì di partecipare alle Olimpiadi, poi tolse il veto ma quando ormai era troppo tardi per ottenere il minimo.
Quest’anno invece non ci saranno intoppi, e il bambino nato con una grave malformazione (cioè l’assenza di entrambi i peroni e la malformazione dei piedi), che costrinse i medici ad amputargli le gambe all’età di 11 anni, potrà finalmente partecipare anche alle Olimpiadi. Tra l’altro, l’accesso con la staffetta gli darà la possibilità di partecipare anche alla gara individuale. Una soddisfazione pure per l’Italia, dove Pistorius viene spesso ad allenarsi.