A Wimbledon il mercoledì della seconda settimana del torneo è da sempre dedicato ai quarti di finale del torneo di singolare maschile. Anche quest’anno – pur tra le inevitabili e quasi quotidiane interruzioni per pioggia – il programma dell’appuntamento più importante del calendario internazionale è stato rispettato. Quindi sull’erba del Club situato nella zona sud-ovest di Londra oggi erano in programma le seguenti sfide: Novak Djokovic-Florian Mayer, Roger Federer-Mikhail Youzhny, Andy Murray-David Ferrer, Jo-Wilfried Tsonga-Philipp Kohlschreiber (gli ultimi due sono ancora in corso).
Primi ad iniziare erano gli incontri dei due protagonisti più attesi, il numero 1 del mondo Djokovic e il re di sei tornei di Wimbledon Federer. Sorprendentemente caduto Rafael Nadal (al secondo turno contro il ceco Lukas Rosol) sono rimasti loro i due grandi protagonisti, anche se sono entrambi dalla parte alta del tabellone, e quindi si potranno affrontare solo in semifinale. Così sarà, perchè entrambi hanno vinto con facilità i rispettivi quarti di finale, che non hanno riservato ulteriori sorprese. A sfidare Djokovic era infatti arrivato il tedesco Florian Mayer, testa di serie numero 31, nella zona del tabellone lasciata scoperta dal numero 6 Berdych, mentre il rivale di Federer era il russo Mikhail Youzhny (26), giustiziere del numero 8 Tipsarevic.
Federer si è sbarazzato del russo con assoluta facilità: dice tutto il punteggio, 6-1 6-2 6-2. Applausi scroscianti da parte di tutto il pubblico, compresi William e Kate, Andre Agassi, Rod Laver e Steffi Graf. Se qualcuno aveva dubbi sullo stato di salute di Federer, Roger li spazza via in due soli game: lo svizzero serve bene e si muove benissimo, sia in avanti sia lateralmente. Youzhny non ha le armi per metterlo in difficoltà. Nel secondo game Federer recupera da 40-0 e chiude alla quinta palla break. Qui di fatto finisce già la partita, perché Federer non sbaglia niente. Sul 4-1 arriva la pioggia: venti minuti di stop, uno scroscio passeggero che non fa neanche chiudere il tetto del Centrale. Al rientro in campo Federer piazza il secondo break con uno spettacolare passante in corsa di dritto. Il secondo set inizia subito con il terzo break dell’incontro. Non c’è storia, dopo 56 minuti lo svizzero è avanti due set a zero. Nel terzo Roger sale 5-1, manca tre match point sul servizio di Youzhny ma poi chiude 6-2.
L’ottava semifinale della carriera di Federer a Wimbledon è speciale perché è la prima dal 2009 (sconfitte con Tsonga e Berdych nei quarti nel 2010 e 2011) ed è la numero 32 per lo svizzero nello Slam, una in più del vecchio record che condivideva con Jimmy Connors. Sulla sua strada troverà Novak Djokovic, capace di perdere con Mayer un solo turno di battuta in tutto l’incontro controllando con molta sicurezza il match pur non dominando come Federer (6-4 6-1 6-4). Curiosamente la sfida numero 27 tra Federer e Djokovic sarà la prima sull’erba.
Arriva anche una buona notizia per l’Italia: Sara Errani e Roberta Vinci vincono il terzo turno del doppio femminile senza nemmeno scendere in campo contro le sorelle polacche Agnieszka e Urszula Radwanska, che si sono ritirate. Ora sfideranno nei quarti di finale le ceche Hlavackova e Hradecka; ai quarti ci sono anche Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, che sfideranno le spagnole Llagostera Vives e Martinez Sanchez. In caso di vittoria di entrambe le coppie azzurre, ci sarà una semifinale tutta italiana.