Una semifinale col Brasile, per l’Italia della pallavolo maschile, in programma oggi alle 20:30 in questo torneo olimpico di Londra, da onorare nel migliore dei modi. L’altra semifinale sarà Bulgaria–Russia, che si giocherà alle 16:00. L’Italia ha realizzato l’impresa nei quarti di finale, eliminando i campioni olimpici degli Stati Uniti con un netto 3-0: sembra essere scattata quella scintilla che Berruto auspicava potesse arrivare a girare un torneo che fino a lì non ci aveva visti brillare in modo particolare. Ora, tutto è possibile: contro il Brasile sarà durissima, bisognerà mostrare la stessa concentrazione, la stessa cattiveria agonistica che ci ha consentito di battere gli americani. Partita non facile, ma che dipenderà quindi anche dall’approccio mentale degli azzurri, e dagli standard sui quali si attesteranno uomini chiave come Travica, Zaytsev e capitan Savani (gli ultimi due sono stati grandi protagonisti contro gli Stati Uniti). Per commentare questa semifinale abbiamo sentito Giacomo Sintini, uno dei giocatori di maggiore rilievo della pallavolo azzurra di questi anni. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Italia–Brasile: dobbiamo aspettarci una grande sfida?
Sarà sicuramente una grande partita, ci sono in campo due nazionali che hanno fatto la storia della pallavolo. Il Brasile è stato presente, negli ultimi anni, a tante fase finali delle principali manifestazioni internazionali, l’Italia è per la quinta volta consecutiva tra le prime 4 alle Olimpiadi.
Come dovremo giocare per vincere?
Dovremo giocare come contro gli Stati Uniti: trovare quelle battute e quella cattiveria agonistica che ci ha permesso di battere i campioni olimpici. L’Italia vista contro gli americani non può temere nessuno. Anzi, direi che è superiore anche al Brasile visto contro l’Argentina.
Quali sono i nostri punti di forza?
La battuta, appunto, e i martelli che costituiscono un vero punto di forza della nostra squadra, danno qualcosa in più all’Italia.
I punti deboli invece? Dove dobbiamo migliorare?
Penso che il nostro punto debole sia il gioco al centro. Fino a ieri avrei detto anche la ricezione, ma quella vista contro gli Stati Uniti è stata tremendamente efficace.
I giocatori che potrebbero essere determinanti per questa partita?
Un grande Zaytsev innanzitutto: potrebbe essere il vero punto di riferimento, il trascinatore dell’Italia per questa partita contro il Brasile. Poi Savani, Travica e Bari.
Ci sono segreti particolari per affrontare partite del genere?
Bisogna essere preparati mentalmente ad affrontare qualsiasi situazione, anche uno 0-2 parziale; poi, essere caricati al punto giusto per dare tutto il meglio delle proprie possibilità e cercare di vincere.
Il suo pronostico?
Vedo un Italia vincente per 3-1.
L’altra semifinale, Bulgaria–Russia, come la vede?
Vedo la Russia nettamente favorita, la Bulgaria ha già disputato una grande Olimpiade. La Russia in effetti mi sembra la formazione più completa, con la possibilità di fare tanti cambi, con la presenza di un giocatore come Mikhailov che è fortissimo.
E’ lei la candidata numero uno per l’oro olimpico?
Sì, assolutamente: mi sembra la squadra che ha qualcosa in più delle altre. Certo, sarebbe bellissimo se l’Italia la battesse in finale: certe volte capita che anche i più forti vengano sconfitti. Ma intanto pensiamo alla partita col Brasile, facciamo un passo alla volta e concentriamoci su questo match, senza cominciare a sognare troppo presto.
(Franco Vittadini)