Questa sera alle 23.15 ora italiana scende sul ring il pugile azzurro Clemente Russo per l’attesissima finale dei pesi massimi (limite a 91 kg) delle Olimpiadi di Londra 2012. Il pugile trentenne di Marcianise sarà opposto all’ucraino Oleksandr Usyk per la finale che tutti si aspettavano e speravano alla vigilia di questo torneo olimpico, dal momento che Usyk è la testa di serie numero 1 e l’azzurro è la testa di serie numero 2. Insomma, la migliore finale che si potesse desiderare, premessa ad un incontro che promette di regalare grandissime emozioni. L’ucraino è di cinque anni più giovane rispetto a Clemente, che dalla sua potrà vantare una maggiore esperienza. Naturalmente, chi perderà potrà consolarsi con una comunque prestigiosa medaglia d’argento, ma quando si giunge fino alla finale l’obiettivo può essere soltanto la medaglia d’oro. Questo vale soprattutto per Clemente Russo, che un secondo posto ha già ottenuto alle precedenti Olimpiadi di Pechino 2008 e quindi ora vuole a tutti i costi laurearsi campione olimpico, titolo che lo lancerebbe definitivamente nella leggenda. Come sempre negli incontri olimpici, la distanza della gara è di tre round, ciascuno della durata di tre minuti, e il punteggio è determinato dai giudici che valutano i colpi portati da ciascun pugile all’avversario.



Clemente Russo è un grande campione, e certamente l’uomo più noto della boxe italiana insieme a Roberto Cammarelle. Il suo palmares vanta molti titoli, e soprattutto l’oro ai Mondiali di Chicago 2007 e poi l’argento di Pechino 2008, oltre ad un oro e due argenti europei e a due ori ai Giochi del Mediterraneo. Nelle ultime stagioni invece è stato la punta di diamante della squadra italiana nelle World Series of Boxing, i Dolce&Gabbana Milano Thunder, con cui ha vinto a livello individuale nel 2011 e il titolo assoluto quest’anno. Il cammino olimpico del pugile di Marcianise – località che è una miniera d’oro per la boxe italiana, e ne abbiamo parlato con Alessandro Tartaglione, presidente della palestra dove si allenano Russo e Vincenzo Mangiacapre (clicca qui per leggere) – è iniziato senza nemmeno combattere negli ottavi, perchè il suo avversario, l’angolano Tumba Silva, non aveva superato le visite mediche. Questo ha ritardato il debutto, e infatti Russo nei quarti è apparso un po’ imballato, riuscendo a battere di due sole lunghezze (12-10) il cubano Josè Larduet Gomez. Il c.t. Francesco Damiani aveva sottolineato alla vigilia della semifinale come i due anni nelle WSB, con una boxe completamente differente, pesano su Clemente, che doveva tornare ad essere rapido e veloce. Ebbene, questo è quanto è successo nel terzo round della semifinale contro l’azero Mammadov: dopo due riprese in sofferenza e nelle quali Russo era stato addirittura contato, Clemente è tornato quello dei tempi migliori e con una rimonta spettacolare ha meritatamente conquistato l’incontro (punteggio finale di 15-13) e l’accesso alla finale. Dobbiamo augurarci che ciò si ripeta anche questa sera. Allora adesso è finalmente giunto il momento di mettersi comodi e tifare per il nostro azzurro: la finale dei pesi massimi alle Olimpiadi di Londra 2012 Clemente Russo-Oleksandr Usyk sta per cominciare…



 

 

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