Le gare di ciclismo alle Olimpiadi di Londra 2012 si chiudono con le prove della mountain bike. Oggi hanno gareggiato le donne, mentre domani sarà il turno degli uomini. La medaglia d’oro femminile è finita sul collo della francese Julie Bresset, che ha letteralmente dominato la gara: la 23 enne transalpina nata a Saint-Brieuc ha letteralmente dominato e la sua vittoria non è di fatto mai stata in discussione. In seconda posizione è giunta la tedesca Sabine Spitz, che però ha accumulato un ritardo di ben un minuto e due secondi (1h31’54” al cospetto di 1h30’52” per la Bresset), che spiega come l’oro della francese sia stato ampiamente meritato. La Spitz ha invece preceduto di una manciata di secondi – sei, per la precisione – l’americana Georgia Gould, giunta al traguardo in terza posizione e quindi vincitrice della medaglia di bronzo. Il tracciato di Hadleigh Farm, località a circa 60 chilometri di distanza da Londra, è stato molto apprezzato per la sua velocità e le sue difficoltà tecniche, ma non ha portato fortuna all’Italia. Tra gli azzurri c’è un po’ di delusione per la prestazione di Eva Lechner, la giovane altoatesina che alla vigilia non era tra le favoritissime, ma comunque era tra le outsider più accreditate, e dopo il bronzo dello scorso anno ai Mondiali sognare il podio non era proibito. La Lechner invece ha vissuto una “giornata no” ed è stata costretta a chiudere la gara in una anonima 17esima posizione, che di certo non può rispecchiare il suo vero valore. A modesta consolazione, si potrebbe far notare che delle quattro teoriche favorite della vigilia solo la Bresset ha mantenuto i pronostici, mentre le altre big sono rimaste giù dal podio; tuttavia, l’aspetto più positivo per la Lechner è che – avendo solo 27 anni – la sua carriera potrà essere ancora molto lunga. La tedesca Spitz infatti ha conquistato la medaglia d’argento all’età di 40 anni. Insomma, la ragazza di Appiano (provincia di Bolzano) avrà ancora molto tempo per cercare di bissare le imprese di Paola Pezzo, che bagnò il debutto olimpico della mountain bike con due ori consecutivi ad Atlanta 1996 – arrivo che è rimasto nella storia per una cerniera malandrina – e poi a Sydney 2000: il bilancio italiano resta ancora fermo alle sue medaglie, così come è ancora a zero quello del ciclismo italiano a Londra 2012.
L’ultima speranza resta affidata alla gara maschile, che si disputerà domani pomeriggio a partire dalle ore 14.30 con due italiani in gara: le nostre speranze sono affidate soprattutto a Marco Aurelio Fontana, mentre Gerhard Kerschbaumer è il talento per il futuro, ma chissà che non possa mettersi in mostra già domani.