Grande impresa del volley maschile: batte la Bulgaria per tre set a uno (25-19, 23-25, 25-22, 25-21) e si prende una meritatissima medaglia di bronzo, la 24esima medaglia della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Londra. Un po’ di rammarico c’è: dpo l’impresa nei quarti di finale contro gli Stati Uniti campioni olimpici in carica pensavamo più in grande, ma il Brasile si è rivelato decisamente superiore e giustamente si è preso la finale. Passata la delusione per un oro olimpico che non siamo ancora riusciti a vincere nella nostra storia, i ragazzi di Berruto erano chiamati a una gara attenta e di grande carattere contro la Bulgaria per il gradino più basso del podio. I bulgari, che in panchina hanno un assistente allenatore italiano, Camillo Placì (è lui che guida i timeout della squadra), ci avevano già infilzati nell’ultima partita del girone, rifilandoci un pesantissimo 3-0; non era quindi facile tornare in campo contro di loro, soprattutto alla luce di un oro sfumato. E invece l’Italvolley ha dimostrato di avere grinta da vendere: nel primo set i nostri ragazzi sono scappati subito, fin dal primo timeout tecnico (8-4), con una furia agonistica da far tremare i polsi agli avversari, così confusi da avere un Sokolov da 0 punti (sostituito da capitan Vlado Nikolov, che era partito titolare nel torneo). Chiuso il primo parziale sul 25-19, nel secondo siamo partiti male: break bulgaro immediato, con i nostri ragazzi incapaci di reagire. In realtà, sotto di cinque punti, Savani e compagni hanno raddrizzato la situazione, facendo leva sui cambi di Berruto (fuori uno spento Zaytsev e dentro Parodi, e la solita staffetta Fei-Birarelli), fino a recuperare sul 23-23. Qui però i bulgari sono stati più lucidi di noi, e alla fine hanno chiuso su una pessima chiamata dell’arbitro, che ha visto quattro tocchi azzurri quando invece il muro avversario aveva palesemente toccato. Inutili le proteste, l’Italia è tornata in campo nel terzo set frastornata: 4-0 bulgaro, poi 5-1, con Aleksiev e i due centrali Niko Nikolov e Yosifov a martellare la nostra metacampo. Qui il nostro capolavoro: Savani ha forzato un paio di ace, Lasko ha cominciato a incidere in attacco, Parodi è salito di colpi e il nostro muro, con Mastrangelo soprattutto, si è fatto sentire. Risultato? Partita riaperta, e set che rapidamente ha preso la direzione azzurra. Abbiamo chiuso 25-22 e siamo andati a giocarci l’ultimo parziale, per il bronzo. E anche qui, missione compiuta: stavolta subito avanti, la Bulgaria però non ha mollato ritrovando un grandissimo Sokolov, uno Skrimov efficace e qualche errore nostro. Però, al secondo timeout tecnico abbiamo svoltato 16-13 avanti, prima che un loro parziale ci riagganciasse. Ancora una bommba al servizio di Savani, un muro fondamentale di Parodi, un altro servizio del capitano stavolta corto e piazzato: in breve ci siamo presi cinque set point. Sokolov da campione qual è ne ha annullati due, ma nulla ha potuto sul primo tempo di Birarelli che ha inchiodato il 25-21. L’Italia del volley è medaglia di bronzo: non è oro, ma è un metallo comunque, e siamo contenti così.
Mastrangelo 3, Parodi 8, Papi, Lasko 18, Zaytsev 4, Boninfante, Savani 23, Travica 1, Fei 8, Birarelli 5, Giovi (L). N.E.: Bari (L). All. Berruto
G. Bratoev 2, Skrimov 6, V. Bratoev, V. Nikolov 12, Yosifov 11, Salparov (L), Todorov, Aleksiev 12, N. Nikolov 7, Sokolov 11. N.E.: Dimitrov, Penchev. All. Naydenov