L’Italia della pallavolo maschile chiude le Olimpiadi di Londra 2012 nel modo migliore possibile, sul campo e fuori. La Nazionale guidata dal commissario tecnico Mauro Berruto ha infatti vinto la finale per il terzo posto battendo la Bulgaria di un altro allenatore italiano, Camillo Placì, con il risultato di 3-1 conquistando così la medaglia di bronzo, e poi nella cerimonia di premiazione ha ricordato Vigor Bovolenta, il campione che ci ha lasciato la sera di sabato 24 marzo proprio giocando a pallavolo, nel palazzetto dello sport di Macerata durante una partita della sua Yoga Forlì, che aveva accettato di seguire anche dopo la retrocessione per motivi economiche in B2, per iniziare a progettare una carriera anche fuori dal campo.
Per ricordare Vigor era però indispensabile prima arrivare sul podio: possiamo quindi dire che gli azzurri avevano una motivazione in più per tornare sul podio a cinque cerchi, che mancava dall’argento di Atene 2004 otto anni fa. Motivazione che era ancora più alta per i veterani Papi, Mastrangelo e Fei, compagni di tante battaglie di Bovolenta, e che forse ha dato una marcia in più all’Italia in una partita che gli azzurri hanno vinto con pieno merito (clicca qui per leggere la cronaca dell’incontro). Per la cerimonia di premiazione ovviamente abbiamo dovuto attendere il termine della finale per il primo posto, vinta forse un po’ a sorpresa dalla Russia sul Brasile favorito al termine di una partita memorabile. A quel punto l’Italia è naturalmente salita sul podio per ricevere la medaglia di bronzo, ma insieme ai dodici componenti della squadra è salita sul podio anche la maglietta di Bovolenta. D’altronde il ‘Bovo’ era più che abituato a calcare i podi di tutte le più grandi manifestazioni. Il suo palmares è stato a dir poco incredibile: con i club ha vinto due scudetti, tre Coppe dei Campioni, un Mondiale per Club, due Supercoppe europee, una Coppa Italia, due Coppe Cev e una Coppa delle Coppe tra Ravenna, Modena, Piacenza e Perugia, e poi l’argento olimpico di Atlanta 1996, due ori, un argento e un bronzo europei, quattro World League e una Coppa del Mondo con l’Italia. Potremmo dire una vita per la pallavolo, visto che aveva pure sposato una pallavolista e con lei ha avuto ben cinque figli: una famiglia bellissima, che oggi avrà sorriso.
La pallavolo italiana non dimentica, non può dimenticare una persona come Vigor Bovolenta, campione dentro e fuori dal campo, ancora protagonista alle Olimpiadi solo quattro anni fa a Pechino. Ora anche tutto il mondo non potrà più dimenticarlo: Vigor Bovolenta ha scritto la storia di questo sport e la pallavolo tutta gli sarà sempre grata. Anche a Londra 2012 lui era con gli azzurri.