Oggi alle 18:30 si gioca la finale del torneo di Cincinnati, tra Roger Federer e Novak Djokovic. Il torneo della città dell’Ohio (sorge sull’omonimo fiume) è uno dei più prestigiosi del circuito ATP di tennis, non per niente fa parte del Master Series; e la sua importanza è data anche dal fatto che, visto il calendario, fa da “apertura” agli US Open (che cominceranno il 27 agosto). Gli organizzatori, e gli appassionati, non potevano aspettarsi una finale migliore: Federer e Djokovic sono i primi due tennisti del mondo, e a proposito di questo va detto che il ranking ATP non cambierà, visto che lo svizzero con la finale raggiunta si è guadagnato l’arrivo a Flushing Meadows con il seeding numero 1. Ci sono 27 precedenti tra Federer e Djokovic: lo svizzero è in vantaggio 15-12. Qui a Cincinnati Federer ha già vinto quattro volte: 2005, 2007, 2009 e 2010. Nessun successo per Djokovic, che ha però giocato tre finali, ultima delle quali nel 2011, persa per ritiro contro Andy Murray. Le altre nel 2008 (sempre sconfitto da Murray) e nel 2009 proprio contro Federer: è curioso che un campione come Nole non sia mai riuscito a vincere un set nelle finali di Cincinnati. Ci proverà oggi, anche se la distanza dei due set su tre favorisce sulla carta Federer (meglio: non lo sfavorisce il fatto di evitare una maratona). Inoltre, il Djokovic visto in questo periodo del 2012 è lontano parente di quello che ha dominato a fine 2011 e aveva iniziato l’anno in corso prendendosi gli Australian Open. Ad ogni modo, il pronostico è assolutamente aperto: Federer riconosce a Djokovic la grande bravura che sta mostrando su questo cemento, ma Roger sembra avere qualcosa in più in questo momento. Nei grandi tornei ci sono due precedenti quest’anno, entrambi in semifinale: a Djokovic quella del Roland Garros, a Federer quella di Wimbledon.



Come dicevamo, questa è la finale che un po’ tutti si aspettavano: con Rafa Nadal out per infortunio (salterà anche gli US Open), la rosa dei papabili vincitori si restringeva ai soliti tre, e qui c’è stata la sorpresa, perchè Andy Murray, forse appagato dall’oro olimpico, si è fatto battere da Chardy, ripescato dopo aver perso il torneo di qualificazione in virtù dell’infortunio di Isner (cosa che il francese sapeva già, quando ha ceduto nella finale di “ingresso”). Al di là di questa partita, non ci sono state troppe sorprese: Milos Raonic ha dimostrato di non essere ancora mentalmente pronto alle grandi sfide, facendosi rimontare in una partita che aveva in mano contro Wawrynka e cedendo così ai quarti. Del Potro invece, atteso alla grande conferma dopo il favoloso bronzo di Londra e l’interminabile terzo set di semifinale contro Federer, si è presentato con problemi al polso e non ha potuto contrastare la potenza di Djokovic, che si è preso la rivincita delle Olimpiadi. Federer invece, in semifinale, ha superato nel derby svizzero l’amico Wawrynka, dopo avergli lasciato l’onore di essere portabandiera alla cerimonia inaugurale dei Giochi. La partita di oggi sarà utile anche per darci indicazioni circa lo stato di forma con il quale i due si presenteranno a Flushing Meadows, visto che sulla carta anche a New York la finale che tutti si attenderanno sarà questa. Ad ogni modo il torneo di Cincinnati, in attesa del suo epilogo, ci ha confermato quanto già sapevamo: il tennis di oggi, a livello maschile, vive un momento nel quale ci sono quattro alieni che fanno il vuoto sotto di loro, e gli altri annaspano cercando di emergere, senza tuttavia riuscirci (pensiamo a talenti come Gasquet che non riescono mai a fare il passo decisivo, o allo stesso Del Potro che accusa troppi problemi fisici per poter rimanere lassù in maniera costante). Per la cronaca, questa sera c’è anche la finale del torneo femminile (interrotto tra 1989 e 2003): la tedesca Angelique Kerber, che ha interrotto la striscia di 19 vittorie consecutive di Serena Williams, sfida la cinese Na Li, vincitrice del Roland Garros 2011. Ma ora spazio agli uomini: Federer-Djokovic sta per cominciare, segui e commenta la diretta sul nostro sito.



 

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