Stasera alle 20:40 grande partita di pallanuoto maschile tra Italia e Croazia: si affrontano la squadra campione del mondo e quella campione d’Europa in carica. Gli azzurri di Sandro Campagna sfideranno Ratko Rudic, l’allenatore che portò proprio l’Italia a trionfi importanti (tra cui lo storico oro olimpico di Barcellona). Nel Gruppo A in testa c’è proprio la Croazia con 4 punti, poi a 3 l’Italia, a 2 Spagna ed Australia, la Grecia a 1 e il Kazakhstan. Passano ai quarti di finale le prime 4 del girone. L’Italia ha battuto l’Australia e pareggiato con la Grecia, una piccola battuta d’arresto che ha fatto storcere il naso a molti esperti di pallanuoto. Italia in crisi? Lo vedremo stasera, per un incontro di grande livello tecnico che si preannuncia in ogni caso molto equilibrato. Per parlarne abbiamo sentito il più grande giocatore della storia della pallanuoto italiana di tutti i tempi, Eraldo Pizzo. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Italia–Croazia stasera: grande pallanuoto…

Sicuramente, sarà un incontro di grande pallanuoto tra i vincitori della World League, la Croazia, e l’Italia, campione del mondo in carica.

Come potremo batterli?

Dovremo fare tanto movimento in attacco, sfruttare il nostro contropiede e puntare molto sulle grande doti tecniche di Stefano Tempesti, il portiere più forte al mondo. Poi naturalmente non dovremo mettere la partita su un piano esclusivamente fisico, perchè in questo senso la Croazia è molto superiore.



Cosa porta in più, alla Croazia, la presenza di Rudic?

Non credo che sia decisiva la sua presenza in panchina: sono i giocatori nella pallanuoto che decidono le partite. Gli allenatori non sono così importanti.

Sarà anche la sfida del maestro contro l’allievo, con Campagna proprio contro Rudic.

Sì, ma loro due si conoscono troppo bene, possono pensare alle mosse reciproche, le decisioni che vengono prese, e quindi anche questa cosa non risulterà così importante.

Contro la Grecia abbiamo fatto un po’ fatica…

E’ normale non giocare tutte le partite ad altissimi livelli. Consideriamo poi due cose: la Grecia è una buona squadra e l’ha dimostrato nei vari tornei di avvicinamento alle Olimpiadi. Poi, è fondamentale non arrivare in forma così presto per un torneo olimpico che dura 15 giorni. Quello che conta è essere al top nella fase finale, quella che vale per le medaglie.



La nostra qualificazione, al di là di stasera, resta ampiamente alla portata?

Certamente, anche perchè si qualificano 4 squadre al turno successivo e, dovessimo perdere stasera, è probabile che resterebbe questa l’unica nostra sconfitta nel girone.

L’Ungheria tricampione olimpica, intanto, ha perso le prime due partite…

Questo non deve stupire nessuno, perchè anche una nazionale come l’Ungheria non può sempre mantenersi ad altissimi livelli. Non è facile per nessuna squadra. Margine di recupero ne ha, potrebbe ancora qualificarsi per la fase successiva.

Obiettivo realistico per il Settebello?

Potremmo vincere, o anche solo andare a medaglia, o fallire i primi tre posti: ciò non toglie che siamo una squadra ben attrezzata, che è arrivata a Londra per giocarsela.

 

(Franco Vittadini)