Jessica Rossi ha da poco regalato all’Italia la quinta medaglia d’oro di queste Olimpiadi di Londra 2012, e lo ha fatto in modo straordinario. Infatti ha pure stabilito il nuovo record del mondo nella gara della fossa olimpica di tiro a volo, con lo straordinario punteggio di 99/100 (clicca qui per saperne di più). Una ragazzina in erba, così giovane che avrebbe ancora l’età per gareggiare con gli juniores – il porto d’armi, pensate, lo ha preso solo due anni fa – e invece, dopo aver vinto tutto quello che poteva vincere contro donne molto più grandi di lei, è qui alle Olimpiadi; alla vigilia aveva promesso di regalare un alloro ai terremotati della sua terra, l’Emilia Romagna, e ha mantenuto la promessa. Si chiama dunque Jessica Rossi, è nata a Cento, provincia di Ferrara ai confini con quella di Bologna, vent’anni fa: 7 gennaio 1992. Ha un viso che ricorda più una pubblicità di intimo, profumo o quel che volete, piuttosto che un’erede di Calamity Jane, ma la verità è che questa ragazza è arrivata a Londra con i crismi della favorita nel tiro al piattello, la sua specialità. Aveva infatti già vinto sia gli Europei sia i Mondiali nell’anno di grazia 2009, a soli 17 anni; considerando la longevità che spesso caratterizza i tiratori, non è azzardato dire che alcune delle sue rivali potevano essere sua mamma. Dopo un simile esordio, ha avuto bisogno di “assestarsi” un attimo tra i big, e comunque lo ha fatto mantenendo grande costanza di risultati: nel 2010 medaglia di bronzo ai Mondiali, nel 2011 vincitrice del circuito della Coppa del Mondo. Tutto questo l’ha portata ad essere premiata, lo scorso 19 aprile, con il collare d’oro al merito sportivo; ma al rientro da Londra riceverà riconoscimenti ancora più prestigiosi. E pazienza se – praticando uno sport poco considerato – solo oggi, dopo la vittoria olimpica, è stata creata una pagina di Wikipedia su di lei. Ora l’Italia può vantare un nuovo fenomeno nel tiro a volo, che dopo la scherma è il nostro secondo “carniere” di medaglie olimpiche. Nel medagliere olimpico All-Time del tiro siamo al settimo posto, niente male davvero: e il dato sarebbe ancora più esaltante se si considerasse soltanto il “suo” tiro a volo (che in Italia ha una federazione separata rispetto al tiro a segno). In questa edizione dei Giochi però paradossalmente era stato il tiro a segno a recitare finora la parte del leone: Luca Tesconi e Niccolò Campriani ci hanno regalato due argenti. I ragazzi del tiro a volo non volevano essere da meno, e ci ha pensato Jessica Rossi a rimettere le cose “a posto”.
A Londra ci è arrivata dopo aver completato il proprio ritiro nel Dorset: la più giovane nella squadra di fossa olimpica. Era favorita, lo abbiamo detto, ma forse nessuno si aspettava l’impresa compiuta in mattinata. Ha chiuso le qualificazioni con un clamoroso 75 su 75, che significa che non ha mancato alcun piattello e che, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è record del mondo nelle eliminatorie: il precedente, 74 stabilito dall’ucraina Chuyko, reggeva dal lontanissimo 1998. Siccome le qualificazioni sono parte integrante della gara, il più era già fatto: in finale è bastato un comunque straordinario 24/25 per vincere l’oro con un margine abissale sulle avversarie e stabilire un record del mondo (99/100) che difficilmente sarà battuto. A fare il tifo per questa impresa c’era tutta l’Italia, ma in particolare l’Emilia Romagna, la sua terra, che la stessa ragazza non ha dimenticato anche in questi giorni così importanti: “Noi emiliani abbiamo un carattere di ferro e molta determinazione. Sono certa che le popolazioni colpite da questa disgrazia sapranno reagire e rialzarsi”. Jessica Rossi: sorriso dolce, ma una ragazza che il fucile, quando mira i piattelli, lo sa usare. Eccome.