Chiude con una vittoria il suo girone eliminatorio l’Italia di Sandro Campagna. Il Settebello affrontava questa sfida partendo dalla terza posizione in classifica, frutto delle vittorie su Australia e Kazakhstan, del pareggio contro la Grecia e della sconfitta contro la Croazia (che ha vinto il raggruppamento). Contro la Spagna il dilemma era: giocare per la vittoria, con il rischio di pescare l’Ungheria – in crisi, ma pur sempre tre volte campione olimpico in fila – oppure mollare il colpo, così da incrociare il Montenegro? Alla fine ha prevalso il buon senso: i ragazzi hanno spinto dal primo all’ultimo minuto, hanno vinto 10-7 e si sono così guadagnati il secondo posto nel gruppo A. Adesso, i campioni olimpici in carica: gli ungheresi hanno esordito a Londra perdendo le prime due partite, poi si sono ripresi e hanno chiuso alle spalle di Stati Uniti e Montenegro. Sono la copia sbiadita della squadra che ha vinto tutto, ma restano pericolosissimi, soprattutto nelle gare da dentro o fuori. Il Montenegro però, per quello che si è visto fino a oggi, sembra avere qualcosa in più del Barcellona della pallanuoto, e di conseguenza era l’avversario che spaventava di più. Non basta: Campagna contro il Kazakhstan aveva strigliato i suoi in modo plateale, infuriato per una partita che si stava complicando oltre il meriti della squadra asiatica. Ci voleva una reazione d’orgoglio, in modo che tutti gli avversari capissero che il Settebello è qui per giocarsi le medaglie, non per fare le vacanze estive: siamo campioni del mondo, non ci dobbiamo permettere rilassamenti. Il messaggio è arrivato ai giocatori, che fin dal primo sprint (vinto dal solito bruciante Fiorentini) hanno messo a ferro e fuoco la difesa spagnola, trovando un parziale di 4-0 a cavallo tra primo e secondo quarto e chiudendo tutto in difesa grazie al solito, straordinario Tempesti ma anche a un pressing asfissiante che ha lasciato gli iberici a un pessimo 2/8 di conversione con l’uomo in più. Sul piedistallo della serata è salito Premus, che ha realizzato una splendida tripletta, ma tutti sono stati superlativi, anche Aicardi che è rimasto a lungo fuori dalla partita ma poi si è riscattato con due gol. La Spagna ha provato a rientrare: sul meno cinque (9-4) ha segnato tre gol in successione (ottimi tra le fila degli iberici Minguell, Javi Garcia ed Espanol), ma il Settebello ha risposto colpo su colpo e il gol finale di Felugo, quando mancavano due minuti al termine, ha chiuso definitivamente i giochi. Adesso iniziano i quarti di finale: non si può più sbagliare, altrimenti si torna a casa. L’Ungheria di oggi è assolutamente alla nostra portata, ma dobbiamo essere quelli visti questa sera.



Rig. Gallo (I), Presciutti (I); rig. Figlioli (I), Premus (I), Minguell (S), Premus (I), Molina (S), Minguell (S), Premus (I); Espanol (S), Gallo (I), Aicardi (I); Aicardi (I), Espanol (S), Javi Garcia (S), Javi Garcia (S), Felugo (I)

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