Settimo posto nella finale femminile e prima finale olimpica raggiunta della squadra azzurra. Quarto posto nella finale del cavallo con maniglie di Alberto Busnari. E ora la medaglia di bronzo di Matteo Morandi negli anelli. Alle Olimpiadi di Londra 2012, la nazionale italiana di ginnastica artistica sta dimostrando tutto il suo valore e le qualità tecniche dei nostri atleti azzurri. Senza dimenticare che Vanessa Ferrari, già finalista con Carlotta Ferlito nel concorso individuale all around, si giocherà la possibilità di una medaglia nella finale del corpo libero partendo dal terzo posto. Ci sono tutte le premesse per un altro exploit di un rappresentante della nazionale italiana. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Andrea Coppolino, compagno di squadra in quella Ginnastica Meda, fucina di talenti, da Matteo Morandi a Igor Cassina passando per Matteo Angioletti. Eccolo le sue parole nell’intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net:
Come commenta il bronzo di Matteo Morandi agli anelli?
Straordinario, non ci sono parole. Matteo ha fatto una grande gara e ha meritato sicuramente questa medaglia, che è frutto di un grande lavoro, di un grande spirito di sacrificio e anche merito del suo immenso talento.
Lei ha fatto parte della stessa società di Morandi, la Ginnastica Meda di Morandi: cos’ha di speciale questa società?
Sì, bisogna ammetterlo, questa è una società che ha dato tanto allo sport italiano, alla ginnastica azzurra. Ci siamo stati io e Igor Cassina, ora ci sono ancora Angioletti e Morandi, con cui ci allenavamo insieme. Forse il segreto è quello di essere stati sempre uniti e di aver lavorato sempre seriamente.
Un bilancio finora della ginnastica azzurra?
Posso darlo di quella maschile, perchè non conosco bene quella femminile. C’è stato il buon comportamento di Angioletti, il quarto posto di Busnari nel cavallo con maniglie, che ha sfiorato la medaglia, il bronzo di Matteo Morandi. Un bilancio sicuramente soddisfacente.
Un giudizio in particolare su Alberto Busnari?
Ha sfiorato la medaglia, è giunto alla sua prima finale olimpica. Da elogiare in tutti i sensi. Veramente una grande prestazione.
Su Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito può dirci qualcosa?
Posso parlare di Vanessa, visto che appunto non conosco bene la ginnastica femminile italiana. Vanessa si è ripresa, ora è lì a lottare per le medaglie, domani potrebbe fare una grande gara.
Riuscirà a confermare il terzo posto nel corpo libero?
E’ nelle sue possibilità. L’importante è che vada in pedana convinta dei suoi mezzi, sapendo di poter eseguire un esercizio di buona qualità come è nelle sue potenzialità.
Come giudica il momento della ginnastica azzurra?
Mi sembra che siano i vecchi a tenere alto il valore della ginnastica azzurra maschile, come Morandi, che si ripropone alla grande dopo tanto tempo di attività agonistica. Forse però non c’è ancora un ricambio a questi atleti, che sono da tanto tempo ai vertici della ginnastica azzurra.
Quali sono i segreti per diventare un ginnasta importante?
Bisogna avere tanto spirito di sacrificio, passione, voglia di passare tante ore in palestra. Avere pazienza, tanta pazienza, prima di ottenere un risultato. Come è stato per me, che ho dovuto aspettare tanto tempo prima di giungere a disputare la mia prima Olimpiade quando avevo 29 anni.
(Franco Vittadini)