Un’altra medaglia è assicurata per l’Italia alle olimpiadi di Londra 2012. Roberto Cammarelle ha vinto i quarti di finale del torneo di boxe della categoria supermassimi, qualificandosi alla semifinale ed ipotecando almeno il bronzo (il regolamento olimpico non prevede finale terzo-quarto posto). Cammarelle ha battuto il marocchino Mohammed Arjaoui col punteggio di 12-11. maturato grazie ai parziali di 3-3, 5-4, 4-4. Un successo più risicato del previsto e forse anche del visto, considerata l’ostilità dei giudici nei confronti dell’azzurro. Che si è dimostrato nettamente più forte del marocchino ma anche un po’ incerto nello sferrare i colpi decisivi. Tanto è vero che, con la non proprio amichevole partecipazione dei giudici, la partita è stata tirata sino alla terza ripresa. In ogni caso per Cammarelle si può parlare di missione compiuta, ma non certo terminata: in semifinale lo aspetta l’azero Magomedrasul Medzhidov, che ha battuto il russo Magomed Omarov per 17-14 in un quarto di finale molto spettacolare. Al termine del suo match Roberto si è soffermato sull’andamento della gara: “Lui era un attendista, abbastanza veloce nonostante la mole. Io ho atteso troppo, con qualche deficit di risveglio muscolare, ma è andata bene. Lui era abile a non farsi trovare, però ho tirato fuori tutto quello che avevo. A un certo punto però mi sono preoccupato perché le giurie non sono molto benevole nei miei confronti“. Dopo aver dedicato la vittoria al team azzurro di pugilato, Valentino compreso, Cammarelle si è focalizzato sul prossimo avversario, l’azero Medzhidov: “Lo affronto con la consapevolezza che devo fare di più, ma so di poterlo battere. Mi sono già allenato con lui, entrambi conosciamo i rispettivi punti deboli, dalla seconda ripresa uscirà il meglio di tutti e due“. L’appuntamento per le semifinali è fissato per il 10 agosto: mettiamo lì un’altra medaglia aspettando di conoscerne il metallo. L’altra semifinale dei pesi supermassimi opporrà il britannico Joshua al kazako Dychko. Non ce l’ha fatta invece Domenico Valentino, colto di sorpresa da Evaldas Petrauskas. Davvero una brutta bestia il lituano, che ha concluso la prima ripresa in vantaggio di un punto per poi consolidare il proprio margine nel secondo round. 5-6, 4-6 lo score a favore di Petrauskas nelle prime due riprese: il nostro ha patito l’atteggiamento inizialmente guardingo dell’avversario, bravo nel punire i tentennamenti di Valentino in fase d’attacco. A Domenico non è bastato il 5-4 a favore dell’ultimo round, il punteggio finale di 14-16 premia…



Meritatamente il ventenne Petrauskas, che potrà dare fastidio a molti in futuro a cominciare da questo torneo. Valentino è mancato nelle fasi calde del match, quando a seguito dei colpi messi a segno dal rivale è rimasto in sospeso tra l’attesa per cercare il varco giusto e deboli movimenti riparatori, che hanno consentito le stoccate al lituano. Più aggressivo a centro ring ed incisivo nei colpi vincenti: la sconfitta per l’azzurro è meritata ma non per questo meno dolorosa. Valentino era infatti una delle grandi speranze italiane per queste olimpiadi: considerando che il pugilato non prevede la finale di consolazione la sua medaglia era ampiamente prevista, anche dallo stesso Domenico. Che tuttavia avrà certamente l’occasione di rifarsi in futuro: a ventotto anni può ancora dare molto allo sport italiano. Certo è tanto il rammarico per un’occasione che si presentava ideale per assaporare la gloria di una medaglia olimpica: tecnicamente e fisicamente superiore all’avversario di oggi, Domenico aveva tutte le carte in regola per puntare all’oro, non solo al podio. 



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