Da ora in avanti, Angelique Kerber spererà che nei tabelloni dei tornei dello Slam non si dovrà trovare più dalla parte di Sara Errani, che a questo punto diventa per lei uno spauracchio e un incubo peggiori di quanti ne susciti Serena Williams. Perchè la nostra Sarita centra un’altra impresa dopo quella del Roland Garros, quando aveva battuto la 24enne di Brema con un perentorio 6-3, 7-6; stavolta il punteggio è esattamente invertito, ovvero 7-6, 6-3, ma quel che non cambia è l’esito della sfida, che vede la Errani approdare per la prima volta in carriera ai quarti di finale degli Us Open, portando al quinto anno consecutivo la presenza di una nostra tennista tra le migliori otto di Flushing Meadows (Pennetta dal 2008 al 2010, Schiavone nel 2011). La partita di Sara è stata quella che alla vigilia pensavamo dovesse fare per superare l’ostacolo Kerber, che era forse la ragazza più in forma dell’intero circuito (a eccezione dell’alieno Serena Williams, che peraltro dalla tedesca aveva perso a Cincinnati): grande variazione nei colpi, smorzate, angoli, difesa. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, ma nel primo set la Errani tiene il copione che è un piacere: sale 2-1 con il break, allunga, pare sul punto di scappare via con la tedesca che esattamente come a Parigi è minata nelle certezze, ha la macchina mentale inceppata e va in crisi. Poi, la partita gira su un recupero clamoroso della Kerber che tira su dall’entroterra del Louis Armstrong una smorzata malefica di Sara, chiude il break, fa 3-3 e sale anche 4-3 ritrovando fluidità. Sara è bravissima a non uscire dalla partita, anzi tiene botta e allunga il game fino al 6-6. Al tie break, la Kerber sembra poter avere la meglio, ma su una chiamata tardiva perde completamente la bussola, le viene il braccino sugli ultimi due punti e concede il 7-6. Il bollettino del primo set parla di 17 vincenti e 18 errori non forzati della Errani, contro 17 e 19 della Kerber che ha difficoltà al servizio. Si apre il secondo set, la Errani che ha giocato splendidamente va sotto 0-40 sul suo servizio e qui probabilmente gira partita e – speriamo – torneo, recuperando di autorità e andando 1-0, che diventa poco dopo 2-0 sull’ennesimo break. La Kerber, al terzo game del secondo set, pare la ragazzina alle prime armi che non trovando risposte all’avversaria sparacchia a tutto braccio, sperando che entri. Non succede nel breve periodo ed è 3-0 Errani; però, la mancina è forse la peggiore giocatrice da affrontare quando è in difficoltà, perchè dopo un po’ i colpi trovano righe e campo, Sara forse si siede sul vantaggio consistente e in un amen, senza che ce ne rendiamo conto, siamo 3-3, con la tedesca che manda al cielo i suoi “Come on” e agita pugni verso il suo angolo. E qui è ancora bravissima Sara, che sul suo turno di battuta sta per crollare ma resiste con difese eroiche e – diciamolo – un paio di colpi di fortuna. Finisce qui, perchè poi la Kerber cede metro dopo metro, torna a sbagliare e lascia i quarti di finale a Sara Errani. Che aspetta di sapere…
… se sarà derby con la sua grande amica Roberta Vinci o avrà un’altra missione impossibile contro Agnieszka Radwanska. Una cosa è certa: Sara è di nuovo in formato Parigi, oppure per qualche strana ragione la Kerber ha su di lei l’effetto di moltiplicarle convinzione, forza e talento. La tedesca esce dal torneo macchiando leggermente un comunque ottimo 2012: la rivedremo con tutta probabilità al Master di Istanbul, e siamo certi che stasera comincerà a fare gli scongiuri per evitare la nostra Sarita.