Oggi alla Vuelta di Spagna è una delle giornate più importanti di questa edizione numero 67 della corsa. La quindicesima tappa è infatti senza ombra di dubbio la frazione ‘regina’ tra tutti gli arrivi in salita: andiamo quindi ad analizzare che cosa ci propone la Gijon-Valgrande Pajares/Cuitu Negru di 183,5 chilometri.



Si parte dal mare di Gijon, ma saranno le salite a caratterizzare il percorso di oggi. Si comincia dopo circa 40 km con un Gran Premio della Montagna di terza categoria, l’Alto de la Cabrunana (salita di 4,4 km al 5,7% di pendenza media): un antipasto. Poi ci sarà un tratto di strada facile che porterà i corridori allo sprint intermedio di Belmonte (km 70), ma da quel momento in poi si inizierà a fare davvero sul serio, con altre tre salite – tutte durissime. La prima sarà il Puerto de San Lorenzo: 10 chilometri di salita con GPM posto al km 101 di gara e pendenza media dell’8,5%. Una salita davvero dura, che inizierà a fare selezione ma non scatenerà i big, perché ci sarà ancora molta strada (in salita) da fare. Discesa piuttosto lunga, e poi si ricomincia subito a salire, verso il GPM dell’Alto de la Cobertoria: 8 chilometri di salita con la pendenza media all’8,6% e vetta posta al km 141,7 della tappa. Ma il meglio sarà riservato al gran finale: una salita lunghissima, che comincerà dopo il secondo sprint intermedio di Campomanes (km 158). Il primo tratto è quello che porta al Puerto de Pajares, che già sarebbe un bello sforzo. Ma questa volta si arriva più su, e quindi i corridori proseguiranno su un tratto inedito per la Vuelta, fino a raggiungere il traguardo di Cuitu Negru. Il dislivello totale della salita è di 1340 metri su 19,4 chilometri, alla pendenza media del 6,9%, ma il dato non dice moltissimo, perchè nella parte finale ci sono 3,2 km al 12,5% medio e con punte fino al 24%. Contador pensa di utilizzare addirittura il 38×32 come rapporto per affrontare questo finale.



La classifica generale è ancora cortissima, e questo darà ulteriore sale alla tappa: Joaquin Rodriguez e Alberto Contador sono separati da soli 22 secondi, e anche Alejandro Valverde (a 1’41”) non può essere escluso dai pronostici. La tappa di oggi dovrebbe favorire Contador rispetto a Rodriguez, anche se la rampa finale è pane per il corridore della Katusha.

In ogni caso sarà una tappa da non perdere, in un Giro di Spagna che si sta dimostrando davvero divertente, certamente il più spettacolare dei tre grandi Giri del 2012. Oggi è difficile pensare che ci possa essere spazio per una fuga come quella di Piedra: il palcoscenico sarà tutto per i big. Stasera certamente ne sapremo di più su chi potrà indossare la maglia rossa a Madrid, prima della meritata giornata di riposo di domani.