Il 4 settembre del 2012 è stato un grande giorno per il tennis femminile italiano: Sara Errani ha infatti superato Angelique Kerber negli ottavi di finale degli Us Open (clicca qui per approfondire) qualificandosi ai quarti; e un paio di ore dopo è stata seguita da Roberta Vinci, che ha fatto anche meglio eliminando in due set Agnieszka Radwanska, numero due del mondo (clicca qui per approfondire). Adesso, per la prima volta nella storia, due italiane si affronteranno nei quarti di finale di un torneo dello Slam. Alla vigilia non ci avremmo scommesso viste le avversarie, e invece ora ci troviamo a commentare un derby che proietterà Sara o Roberta addirittura in semifinale, dove però, a meno di scossoni sinceramente poco probabili, ci sarà Serena Williams, e non quella svogliata di certe edizioni (vedi la finale 2011 a Flushing Meadows), ma la giocatrice che ha voglia e sta bene. Prima di pensare all’eventuale sfida impossibile, però, è bene concentrarsi sulla straordinaria impresa delle nostre due ragazze, e di provare a leggere la partita che le aspetta domani. Abbiamo chiesto un parere a Sandra Cecchini, ex tennista che ha familiarità con i quarti di uno Slam, avendoli raggiunti al Roland Garros nel 1985 (è stata anche numero 15 del mondo). Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Sara Errani e Roberta Vinci ai quarti di finale: un grande risultato, è d’accordo? Direi che meglio di così, Sara e Roberta non potevano giocare. Soprattutto Roberta ha dato il meglio del suo tennis: ha giocato a tutto braccio, senza paura, è stata veramente bravissima. Anche Sara, ovviamente, contro la Kerber.
Adesso abbiamo il derby: si parte alla pari, o vede una favorita? I derby sono sempre partite un po’ particolari; ritengo però che Sara sia un po’ avvantaggiata. Certo, quando giocano due italiane viene sempre fuori una partita particolare, qui le due si conoscono bene, giocano il doppio insieme; è una situazione “strana”, però penso che sulla carta Sara sia un pelino favorita. Però il risultato rimane incerto.
Roberta sta giocando benissimo: perchè secondo lei un’esplosione a 29 anni? Un po’ come successo alla Schiavone… Sì, noi arriviamo sempre un pelino più tardi degli altri; credo sia proprio una situazione legata alla maturazione. Roberta ha trovato il suo equlibrio gioca serena e tranquilla, non ha niente da perdere e gioca un tennis molto brillante.
Peraltro, tennis atipico rispetto ai tempi… E’ vero, non se ne vedono di giocatrici che giocano bene a rete, che eseguono bene sia dritto che rovescio: è un tennis decisamente vecchio stampo. Credo che a questo punto possa dare fastidio a tutte.
Se tutto va come deve andare, chi vince il derby trova Serena Williams: secondo lei, c’è una spiegazione oggettiva e razionale del perchè è così dominante? Lei sovrasta tutti fisicamente, se sta bene diventa dura per tutte. Soprattutto, se ha voglia di giocare: lei è una spanna sopra le altre, tira tre volte di più rispetto a tutte, ma ormai la sua carriera l’ha fatta e a volte entra in campo senza voglia. Però, resta più di una spanna sopra le altre.
Una Williams con qualche muscolo in meno sarebbe altrettanto imbattibile? Beh, potrebbe essere un po’ più vulnerabile, questo sì. Oggi come oggi fai fatica: Serena serve a dei livelli incredibili, e per una donna non è poco.
Per la semifinale, quindi, pronostico chiuso? La Williams resta la migliore, però le partite si giocano tutte: ritengo che anche Sara o Roberta dovranno entrare in campo con l’idea di giocarsela alla pari. Se poi l’altra è più forte vince, ma sono del parere che una speranza ci sia sempre.
(Claudio Franceschini)