Il tennis italiano al femminile ha scritto la storia ieri sera sul cemento del Louis Armstrong Stadium, a Fslushing Meadows. Nell’ottavo di finale degli Us Open, Roberta Vinci si è è sbarazzata della numero due del mondo, la polacca Agnieszka Radwanska, e ha centrato i quarti di finale del torneo dello Slam. E’ la prima volta che la ventinovenne tarantina entra tra le prime otto in un torneo dello Slam, e non è il solo record: la vittoria della Vinci segue a quella di Sara Errani contro Angelique Kerber (clicca qui per approfondire), e dunque per la prima, storica, volta abbiamo due nostre rappresentanti ai quarti di finale di uno dei quattro tornei principali. Qui a New York avevamo raggiunto l’obiettivo, ma con una sola tennista, nelle ultime quattro edizioni; stavolta facciamo il colpo doppio, e adesso attenzione: il tabellone mette di fronte le due amiche, che per altro sono impegnate anche nel torneo di doppio (oggi gli ottavi) nel quale otterranno la prima posizione nel ranking mondiale il prossimo lunedi. La partita di Roberta Vinci contro Agnieszka Radwanska non ha avuto storia: pensavamo e temevamo che sarebbe stato il contrario, e invece la polacca ha dato segni di difficoltà già al primo game, quando ha dovuto salvarsi da una serie di palle break. E’ riuscita a tenere il servizio, ma quello è stato l’unico gioco in tutto il primo set, dove Roberta è stata perfetta. Secondo parziale leggermente più combattuto: si è arrivati sul 4-4, poi la Vinci ha piazzato la zampata vincente, tenendo il servizio e chiudendo ancora con un break. Tennis d’altri tempi: slice, back, discese a rete, strategie, palle piazzate, smorzate. Cose che oggi a livello femminile si vedono poco, abituati come siamo a giocatrici che tirano a tutto braccio e non si schiodano da fondocampo praticamente mai. Sara Errani e Roberta Vinci hanno nelle loro corde questo tipo di tennis: sanno bene che sul piano dello scontro fisico uscirebbero decisamente sconfitte, ma sui colpi tecnici hanno oggi poche rivali, soprattutto Roberta Vinci, il cui gioco si adatta più all’erba ma anche sul cemento, come abbiamo visto, può essere efficace. Il derby è una partita apertissima: le due si conoscono a memoria, non solo in campo, tanto che la Vinci, a caldo, ha commentato dicendo che l’amicizia di Sara vale più di una semifinale Slam. Possiamo sbilanciarci nel dire che Roberta ha giocato meglio per tutto l’anno, ma la partita di ieri di Sara contro la Kerber è stata tatticamente perfetta. Certo, resta da vedere se il suo gioco darà fastidio alla tarantina, che rispetto alla tedesca ha tutt’altra impostazione. Comunque vada a finire…
… il tennis italiano avrà una ragazza in semifinale agli Us Open, cosa mai accaduta prima. Poi, la corsa si dovrebbe ragionevolmente fermare, perchè da quella parte c’è Serena Williams, che ieri ha dato 6-0 6-0 alla malcapitata Hlavackova, già brava ad arrivare agli ottavi. Certo, l’americana gioca contro una rediviva Ivanovic, ma è difficile pensare che la serba possa darle fastidio, come fatichiamo a immaginarci una vittoria di una nostra tennista contro la numero 4 del mondo. Però, sempre di tennis si tratta, no? E allora, intanto godiamoci questa semifinale, e poi penseremo a Serena.