Sara Errani gioca questa sera la semifinale degli Us Open contro Serena Williams, numero 4 del mondo. E’ la seconda semifinale Slam per Sarita, tutte nel 2012: aveva raggiunto addirittura la finale al Roland Garros, perdendo da Maria Sharapova in due set. Allora però entro nelle prime dieci giocatrici del mondo, e da lunedi sarà ufficialmente al numero 7 del ranking WTA. La missione di stasera è durissima: Serena Wiliams è la giocatrice più forte al mondo, a dispetto della classifica mondiale, e quando sta bene non ha decisamente rivali. Però, si parte in parità, e allora la bolognese deve quantomeno entrare in campo con grande convinzione e giocando il suo tennis; poi, si vedrà il risultato. Tra l’altro, domenica Sara avrà anche la finale del doppio, in coppia con Roberta Vinci che ha battuto ai quarti di finale. Per un commento sui risultati di Sara e sulla semifinale di questa sera abbiamo contattato l’ex tennista Davide Sanguinetti. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Sara Errani contro Serena Williams: ci sono possibilità per l’azzurra? Arrivati in semifinale, ognuno ha una possibilità, per cui diamola anche a SAra. Però, come ha detto lei, Serena è la vera favorita per vincere il titolo, la vera numero uno del mondo è lei. Gioca pochi tornei e questo la penalizza nel ranking, ma è indubbio che la più forte sia lei. Però…
Però? Le chances ci sono tutte, perchè Serena potrebbe innervosirsi; dipende da come parte il match, se la Errani non ha paura e va avanti nel punteggio, la Williams potrebbe diventare nervosa e non riuscire a trovare quella potenza che di solito ha per vincere le partite.
Tutti noi speriamo che possa accadere come nella finale del 2011: Serena sicura di vincere, ma poi a festeggiare fu la Stosur. Possibile anche stasera? Possibile, ma c’è da dire che la Williams è una professionista, ha vinto tanti tornei e non credo che prenderà sotto gamba la partita. C’è anche da dire che la Stosur ha più servizio della Errani e, come poi ha fatto, poteva darle fastidio. Sara ha altre armi, una di queste è la regolarità: speriamo che sia questa a mandare in tilt Serena.
Serena domina – quando gioca – ma dietro il movimento femminile non ha campionesse regolari e troppo continue: questo perchè? Diciamo che le più forti ora sono un po’ più le “vecchiette”: la Williams ha 30 anni, la Sharapova ne ha 27. Prima venivano fuori numero uno del mondo giovani, penso alla Graf, alla Seles, alla Hingis. Il tennis oggi si sta evolvendo, sta diventando molto più fisico e quindi ci vuole più tempo. E’ come in campo maschile: è difficile trovare un nuovo Nadal o un nuovo Federer.
In futuro sarà sempre più muscolare, il tennis? Secondo me, si evolverà sempre più verso la fisicità, come del resto in tutti gli altri sport.
Sara è in finale anche nel doppio: che possibilità diamo alla nostra coppia? Hanno la possibilità di vincere un altro Slam, e intanto da lunedi saranno la nuova coppia numero uno al mondo: complimenti per questo. Hanno vinto tanti tornei insieme, giocano benissimo e hanno tante tantissime chances, anche se le loro avversarie (Hlavackova e Hradecka, ndr) hanno fatto molto bene sono le terze al mondo e quindi la partita può essere difficile. Però, tanto di cappello già per l’essere in finale.
Dei progressi di Roberta Vinci nel singolare cosa pensa? E’ stato bravissimo Francesco Cinà (l’allenatore di Roberta, ndr) a darle questa convinzione di poter essere una grande giocatrice. Lo sta dimostrando con i fatti, ha vinto tanti tornei l’anno scorso, in più sta vincendo tanto in doppio: penso che proprio il doppio abbia dato a Roberta tanta sicurezza anche nel singolare.
(Claudio Franceschini)