Purtroppo l’elenco dei morti legati in qualche modo al mitico Rally Dakar si allunga anche in questa edizione 2013, la quinta consecutiva che si corre in Sud America. Va però detto che – in questo caso – il raid a motore più famoso del mondo centra solo marginalmente, poiché si tratta di fatto di un normale incidente stradale. Il bilancio è comunque drammatico: due morti e sette feriti. Questo è il tragico risultato di un incidente stradale avvenuto ieri sera, alle ore 21.30 del Perù (già piena notte in Italia), a 10 chilometri dalla frontiera con il Cile, dove la carovana si sta trasferendo. E’ stata coinvolta una vettura dell’assistenza della Dakar, con a bordo tre persone, e due taxi, dei quali il primo aveva a bordo sei passeggeri, il secondo quattro. Uno scontro frontale con il veicolo dell’assistenza è stato fatale per due persone che viaggiavano in uno dei due taxi, l’autista e un passeggero, che sono morti. L’altro taxi invece, per evitare l’impatto con gli altri due veicoli, è finito fuori strada, e in tutto sono sette i feriti ricoverati in ospedale. Secondo quanto reso noto dagli organizzatori, le autorità peruviane hanno aperto un’inchiesta sull’incidente. La notizia turba una edizione che finora si era svolta senza problemi di rilievo, e che nell’ambito strettamente sportivo ieri ha visto andare in scena la quinta tappa, che prevedeva il passaggio dal Perù al Cile: 509 km complessivi, di cui 172 km di prova speciale cronometrata, preceduti da 284 km di trasferimento, e seguiti dagli ultimi 53 ancora di collegamento, dalla città peruviana di Arequipa a quella cilena di Arica. Fra le auto abbiamo registrato la doppietta delle Mini, con lo spagnolo Joan “Nani” Roma che ha preceduto il francese Stephane Peterhansel di 1’23”, mentre al terzo posto si è classificato l’americano Robby Gordon (Hummer), con un ritardo dal vincitore di 1’41”. Il risultato ha sorriso soprattutto a Peterhansel, che consolida ulteriormente la sua prima posizione nella classifica generale avvantaggiandosi ancora sul pilota del Qatar, Nasser Al-Attiyah, che ora è staccato di ben 9’54”. Per il francese l’obiettivo è l’undicesimo successo nella manifestazione, che nella propria lunga carriera ha già vinto sei volte tra le moto e quattro tra le auto.



A proposito di moto, il francese David Casteu in sella a Yamaha ha vinto la tappa precedendo il connazionale Olivier Pain. I due transalpini hanno allungato anche nella classifica generale su tutti gli inseguitori, con Pain che è in testa con 1’15” di vantaggio su Casteau. Ottimo quarto di tappa l’italiano Alessandro Botturi, che ora è settimo in classifica generale e punta della Husqvarna. Oggi è in programma la sesta tappa, lunga ben 768 km (di cui 455 di prova speciale) nel deserto di Atacama, da Arica fino a Calama, sempre in Cile.

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