Si svolgeranno oggi e domani ad Adelboden, in Svizzera, sul tracciato della mitica pista Chuenisbärgli, uno slalom gigante e uno speciale validi per la Coppa del Mondo di sci. Si tratta di una delle grandi classiche del Circo Bianco, che da sempre fa tappa in questa località dell’Oberland Bernese. Storicamente si disputava un gigante (solitamente il martedì) ma, per razionalizzare i calendari, è stato aggiunto anche uno slalom ed ora Adelboden ospita uno dei week-end di gennaio del massimo circuito dello sci alpino maschile. Per ora la situazione nelle due specialità è molto chiara: in gigante domina lo statunitense Ted Ligety, in slalom l’austriaco Marcel Hirscher. Se non commettono errori, è davvero difficile batterli. L’Italia presenta squadre molto forti in entrambe le specialità, ma i nostri sciatori delle prove tecniche (a differenza dei velocisti) non sono ancora riusciti a piazzare guizzi importanti, a parte un secondo posto di Manfred Moelgg e un terzo di Davide Simoncelli, entrambi in gigante. Ad Adelboden però va sempre fortissimo Max Blardone, che speriamo possa esaltarsi ancora una volta. In slalom invece stanno tornando a fare bene Cristian Deville e soprattutto Stefano Gross (quarto a Zagabria): ne abbiamo bisogno per salire finalmente sul podio. Per un giudizio sulle gare che ci attendono, e su quanto abbiamo visto finora, abbiamo sentito l’ex tecnico degli azzurri Mario Cotelli. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.



Adelboden è un appuntamento classico dello sci mondiale: tifo da stadio, grande tradizione… Certamente Adelboden è una classica dello sci alpino, uno di quegli appuntamenti che fanno parte della storia di questo sport.

Come giudica il tracciato di Adelboden, la mitica pista Chuenisbärgli? Per il gigante mi piace, il tracciato è davvero molto bello. Una grande classica.



E per lo slalom? La parte centrale è molto ripida, bisogna correre in frenata, non si può attaccare. Non è spettacolare questo tracciato per lo speciale, non mi piace.

Come giudica la lotta tra Hirscher, Svindal e Ligety per la Coppa del Mondo generale? Credo che alla fine saranno soltanto i primi due a giocarsi la Coppa di cristallo, Ligety non ha chance.

In slalom Hirscher è il migliore, mentre gli italiani sono molto forti, ma non sono ancora andati sul podio: cosa manca?

Il problema degli italiani è che non andiamo sul podio perché gli atleti che occupano le prime posizioni sono superiori. Oltre a Hirscher ci sono Neureuther, Myhrer e Pinturault. E poi gli atleti italiani non attaccano e questa è una grossa lacuna per loro.



In gigante domina Ligety… Se Hirscher è il più forte in speciale, Ligety è il più forte in gigante: si dividono la leadership nelle prove tecniche.

Come valuta i gigantisti azzurri? Gli italiani anche qui pagano il fatto di non attaccare.

Tra i giovani nelle prove tecniche quali sono gli italiani da segnalare? Mi viene il nome di Tonetti, lui è lo sciatore più interessante delle nuove generazioni.

In generale le piace questa edizione della Coppa del Mondo 2012–2013? Mi sembra una Coppa del Mondo che vede ai vertici sciatori forti nelle loro specialità, come Hirscher e Ligety. Il senso della Coppa del Mondo dovrebbe essere quello di premiare un atleta polivalente, ma questo non viene assolutamente fatto e quindi ci si chiede se si debba continuare in questo modo.

Qual è stato secondo lei l’ultimo atleta completo dello sci mondiale? Direi che Janka è stato l’ultimo atleta polivalente di questo sport.

 

(Franco Vittadini)