Debacle per il tennis azzurro agli Australian Open. Solo Roberta Vinci e Andrea Seppi hanno vinto al primo turno, qualificandosi così per il secondo. Il bilancio è dunque di due sole vittorie a fronte di ben nove sconfitte all’esordio. I rimpianti sono soprattutto per Sara Errani, testa di serie numero 7 del torneo, che è stata eliminata dalla spagnola Carla Suarez Navarro, numero 33 del mondo. E’ andata meglio a Roberta Vinci, che ha sconfitto Silvia Soler Espinosa 6-3, 7-5, e ad Andreas Seppi che ha sconfitto in 3 set (6-2, 6-4, 6-2) Horacio Zeballos, ma saranno solo loro i rappresentanti del tennis italiano già a partire dal secondo turno, sperando che almeno il doppio Errani-Vinci ci riservi maggiori soddisfazioni (clicca qui per tutte le notizie sul primo turno). Per commentare i risultati dei giocatori italiani al primo turno del torneo di Melbourne abbiamo sentito l’ex tennista Silvia Farina. Eccola in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Debacle del tennis azzurro al primo turno degli Australian Open: se l’aspettava? Sinceramente no, sono rimasta sorpresa anch’io. Il fatto che siano rimasti solo due giocatori italiani non è una bella cosa.
In particolare stupisce l’eliminazione di Sara Errani con la Navarro: a cosa è dovuta? Non penso che si tratti di cattiva preparazione fisica, semmai la tanta pressione su di lei può aver influito in maniera negativa. Sara è diventata un personaggio, ha avuto sopra di sé l’attenzione dei mass media, si è chiesto tantissimo alle sue possibilità e questo certamente non le ha giovato.
Restano uguali le speranze di una grande annata e di una grande carriera per lei? Credo che la stagione di Sara sarà difficile: ripetere le performance del 2012 non sarà semplice, proprio perché le verrà chiesto tantissimo. Far bene a Parigi, magari vincere a Roma, torneo che non vinciamo da troppo tempo: molto difficile. Credo invece che la carriera di Sara possa essere molto buona, potrà fare cose importanti.
Cosa potrà fare invece Roberta Vinci a questi Australian Open? Potrà fare bene, anche se è un tipo di giocatrice molto differente da Sara. A Sydney l’avevo vista bene, aveva giocato un buon torneo, ma quando incontrerà una giocatrice di grande livello il suo cammino potrebbe interrompersi, come è normale che sia.
E dove potrà arrivare Andreas Seppi, l’altro superstite azzurro?
Andreas è molto migliorato, ha fatto un salto di qualità a livello fisico, il suo servizio è poi molto più efficace. Il suo cammino agli Australian Open dipenderà, come per Roberta, dagli avversari che si troverà di fronte.
Il doppio Vinci-Errani potrebbe risentire dell’eliminazione di Sara al primo turno? Non credo, sono una coppia affiatata, le numero uno del mondo. In ogni caso dipenderà da Sara, che riesce a tenere su questo doppio con il suo gioco, con le sue invenzioni.
Francesca Schiavone è ormai nella fase discendente della sua carriera? Francesca non sta giocando al massimo, questa eliminazione al primo turno degli Australian Open lo dimostra. Si potrebbe dire che è nella parabola discendente della sua carriera. E’ anche vero che allenandosi con serietà, non arrendendosi al passare degli anni, sarà ancora in grado di fare qualcosa di buono, magari di centrare anche traguardi prestigiosi. Niente è impossibile.
Per il resto cosa ha detto questo primo turno? Le vittorie al primo turno sono state nette, specie nel torneo femminile: si è visto che le giocatrici di maggiore qualità tecnica hanno inflitto punteggi pesanti alle avversarie. Questo secondo me non è molto positivo per il tennis, sembra di essere tornati 10-12 anni indietro.
Come mai è successo? Tutte le giocatrici più forti non hanno tralasciato niente e si sono presentate in forma a questo appuntamento.
(Franco Vittadini)