Pochi ma buoni. Potremmo sintetizzare così il cammino di Andreas Seppi e Roberta Vinci, gli unici due tennisti italiani capaci di sopravvivere al primo turno degli Australian Open, ma che oggi ci hanno regalato una doppia soddisfazione vincendo anche i loro incontri del secondo turno accedendo così al terzo livello del primo torneo stagionale del Grande Slam, che si sta disputando in una caldissima Melbourne (nelle ore più calde si passano anche i 40 gradi). Le due vittorie italiane sono arrivate in modi molto diversi, come era d’altronde prevedibile vista la differente caratura degli avversari da affrontare in una curiosa doppia sfida tra l’Italia e l’Uzbekistan. La partita certamente più impegnativa era quella di Seppi, che doveva affrontare il temibile Denis Istomin. L’incontro non ha deluso le attese, dal momento che è stata una battaglia – sotto il sole cocente – durata cinque set e con ben tre parziali risolti solo al tie-break: il risultato finale in favore di Seppi è stato di , punteggio che si commenta da solo per l’intensità e le emozioni. Grazie a questo successo, l’altoatesino salirà in 20ª posizione nella classifica mondiale: il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto. I due hanno un gioco molto simile, quindi il confronto è davvero tirato, e i primi set si decidono sugli episodi, come i tre errori dell’uzbeko nel tie-break del primo set, il break concesso da Andreas sul 5-5 del secondo (unico servizio perso nel match) e il doppio fallo con cui Andreas spiana la strada a Istomin nel tiebreak del terzo. Anche il quarto set va al tie-break, ma qui Seppi gioca “quattro punti spettacolari” (come li ha definiti lui stesso), tra cui il passante di rovescio che lo porta 4-0. E’ il segnale della svolta: il quinto set praticamente non avrà storia e la partita si chiude dopo 4 ore e 7 minuti: “Non era facile giocare contro uno che serviva così – è stato il commento di Seppi – ma anche dopo il terzo set sono rimasto tranquillo, concentrato sulle cose da fare, attaccato al match. Il caldo non mi piace, però stavo bene anche di testa, perché un paio di anni fa magari un match del genere l’avrei perso”. Al terzo turno ci sarà il croato Marin Cilic, un anticipo di Coppa Davis: “Ultimamente l’ho sofferto, perché serve molto bene: dovrò sfruttare ogni occasione che mi darà”, ha detto l’azzurro. Nessun problema invece per Roberta Vinci, testa di serie numero 16, contro la qualificata Akgul Amanmuradova, numero 199 del mondo, sconfitta per .

La tarantina, con il tifo di Sara Errani in tribuna, non concede neppure una palla break e aggredisce l’avversaria, chiudendo la pratica in 70 minuti: “E’ molto alta, quindi dovevo essere brava a leggere il suo servizio, e sono anche contenta di non averle dato opportunità quando ho servito io”, è stata l’analisi di Roberta al termine dell’incontro. Al terzo turno la Vinci troverà la russa Elena Vesnina: “Tira forte tutti i colpi, soprattutto il rovescio, ed ha appena vinto il primo torneo della carriera (ad Hobart, ndR), però io sto migliorando di partita in partita”, ha presentato il prossima incontro la Vinci.