Dopo la bellezza di 17 anni un italiano torna negli ottavi di finale degli Australian Open: basterebbe questo dato per rendere conto dell’impresa riuscita oggi all’altoatesino Andreas Seppi, che nel terzo turno del torneo di Melbourne vince in cinque set ai danni del croato Marin Cilic in un gustoso anticipo di quello che fra due settimane sarà il primo turno di Coppa Davis Italia-Croazia. Nello scorso millennio fu Renzo Furlan a farcela, prima di essere fermato da Enqvist, stavolta Seppi firma la seconda “maratona” consecutiva di cinque set (3 ore e 38 minuti) dopo quella di due giorni fa contro l’uzbeko Istomin. Una grande gioia contro un avversario più quotato: Cilic è il numero 14 del mondo e 12ª testa di serie del primo torneo stagionale del Grande Slam. Inoltre, ora il tabellone si fa interessante: lunedì Andreas dovrà affrontare il francese Chardy, che a sorpresa ha eliminato l’argentino Del Potro: un’occasione da sfruttare, sperando che le fatiche non comincino a farsi sentire troppo.
Andreas conquista una partita giocata in condizioni ambientali difficili, con il vento che ha soffiato impetuoso per tutta la durata dell’incontro. Lo spettacolo in effetti non è stato eccezionale, con tanti errori gratuiti (74 in totale) e basse percentuali con il servizio. Il punteggio finale premia Andreas Seppi per .L’azzurro non paga lo spreco del primo set, quando si ritrova a servire per il set sul 5-4 ma cede la battuta e poi perde al tiebreak; nel secondo parziale la replica è potente, con quattro giochi consecutivi vinti dall’azzurro; nel terzo però va tutto male, e Cilic sembra avere il vento in poppa (è proprio il caso di dirlo). Ecco la spiegazione di Andreas: “Nei primi tre set ero molto nervoso per il vento, perché mi sentivo bene, sentivo che l’avversario era alla mia portata ma non riuscivo a esprimere tutto ciò che avevo”. Nel quarto set Andreas sbaglia di meno, diventa più aggressivo nella risposta e sul 4-4 ottiene il break decisivo per allungare la sfida al quinto: “Sono riuscito a scendere a compromessi con le condizioni ambientali, ho cercato di giocargli palle senza angoli e di sollecitarlo sul diritto, il suo colpo meno forte”. Nel quinto Cilic vola sul 2-0, ma poi c’è solo Seppi, che infila sei game consecutivi e vince in carrozza: “Arrivare alla seconda settimana di uno Slam è ciò per cui sto lavorando duro, è una bella giornata per me e un bel passaporto per la Coppa Davis. Chardy? Meglio di Del Potro, ma è un cavallo pazzo”. Brutte notizie invece per Roberta Vinci.
La tarantina viene eliminata dalla russa Elena Vesnina, numero 47 al mondo, in un match con troppe occasioni perdute. Roberta infatti non sfrutta un match point nel secondo set, che finisce al tie-break, dove un nastro lancia la russa. Nel terzo parziale, Roberta recupera subito un break ma sul 4-5 cede il servizio e gli ottavi all’avversaria: “Peccato, non sono stata abbastanza coraggiosa, dovevo aggredirla di più soprattutto con il mio dritto, anziché aspettare i suoi errori”. Così il nostro miglior rappresentante in singolare sarà un uomo, cosa abbastanza rara ultimamente per il nostro tennis.
In doppio invece Simone Bolelli e Fabio Fognini hanno superato il secondo turno: battuti l’indiano Rahon Bopanna e lo statunitense Rajeev Ram, testa di serie numero 12, per 6-2 7-6 (3), e vanno a fare compagnia a Sara Errani e Roberta Vinci, che al terzo turno troveranno le cinesi Su-Wei Hsieh e Shuai Peng, coppia numero 15 del seeding.
(Mauro Mantegazza)