Una gara davvero incredibile, quella del super-G femminile che ha inaugurato oggi il Mondiale di sci alpino a Schladming. Sul podio ci sono tre grandi nomi dello sci mondiale: medaglia d’oro alla dominatrice di questa stagione, la slovena Tina Maze, davanti alla svizzera Lara Gut – medaglia d’argento con 38 centesimi di ritardo – e all’americana Julia Mancuso, terza a 52/100. Senza voler mancare di rispetto alla Maze, che già da oggi dimostra anche nella rassegna iridata di essere la più forte sciatrice dell’anno, in copertina meritano di stare soprattutto Sofia Goggia e Lindsey Vonn. In una gara che è iniziata alle ore 14.30, con tre ore e mezza di ritardo rispetto al via previsto alle ore 11.00 causa maltempo e nebbia, la bella notizia è arrivata proprio dalla giovanissima azzurra. Protagonista in Coppa Europa e convocata per i Mondiali (con qualche polemica) solo a causa dei brutti risultati della squadra femminile in questa stagione, la lombarda – senza esperienza nemmeno in Coppa del Mondo – ha ottenuto un fantastico quarto posto. Il piazzamento ai piedi dal podio, a soli 5 centesimi dalla Mancuso, è di solito sinonimo di delusione ad un Mondiale: ma non in questo caso, la sua resta una prestazione straordinaria, speriamo magari l’inizio di una luminosa carriera. Buono anche il settimo posto di Daniela Merighetti. Invece c’è tristezza per il grave infortunio occorso alla campionessa americana Lindsey Vonn a circa metà del tracciato. All’atterraggio da un salto la statunitense è volata via, e le sue urla di dolore hanno richiamato alla mente quelle di Deborah Compagnoni alle Olimpiadi di Albertville 1992 in gigante. La sfortunata campionessa è stata immediatamente soccorsa e poi trasportata in ospedale con il toboga: purtroppo si prevede per lei un lungo stop, dal momento che la prima diagnosi parla di rottura del piatto tibiale del ginocchio destro, frattura del setto nasale e leggera commozione cerebrale. Certamente non mancheranno le polemiche per la decisione degli organizzatori di far disputare comunque la gara dopo la lunghissima attesa: dopo la partenza ritardata di tre ore e mezza, c’è stato un ulteriore stop per la caduta di un guardaporte, numerose atlete sono uscite di pista (tra le big anche la Riesch e la Fenninger), ed infine la gara è stata definitivamente interrotta per un nuovo ritorno della nebbia dopo la discesa delle prime 36 atlete.
1. Tina MAZE (Slo) 1’35”39
2. Lara GUT (Svi) a 38/100
3. Julia MANCUSO (Usa) a 52/100
4. Sofia GOGGIA (Ita) a 57/100
5. Fabienne SUTER (Svi) a 86/100
6. Ilka STUHEC (Slo) a 89/100
7. Daniela MERIGHETTI (Ita) a 93/100
8. Viktoria REBENSBURG (Ger) a 94/100
9. Andrea FISCHBACHER (Aut) a 1”01
10. Dominique GISIN (Svi) a 1”18
18. Elena CURTONI (Ita) a 1”73
21. Nadia FANCHINI (Ita) a 2”24
(Mauro Mantegazza)