E’ la maggiore di due sorelle votate allo sci. Irene e Elena Curtoni sono due atlete della squadra nazionale italiana, qui presenti ai Mondiali di Schladming. Mentre Elena la più piccola è specialista nelle prove di velocità, Irene è specialista in quelle tecniche, slalom e gigante tanto per intenderci. Nelle ultime gare in gigante prima dei Mondiali Irene ha fatto un po’ di fatica. Buona invece la sua prestazione nello slalom di Maribor col sesto posto. Che cosa ci aspettiamo da lei qui a Schladming? Magari una medaglia, se non una vittoria che rilanci la squadra femminile di sci che ha fatto un po’ di fatica in questa stagione. Del resto a Irene manca solo un grande risultato, una prova straordinaria, quella che si fa proprio in occasioni speciali. Le possibilità ci sarebbero tutte: basterebbe che Tina Maze, soprattutto lei, non sciasse da marziana… Basterebbe qualcosa di più delle gare di Coppa del Mondo di questa stagione da Irene. E poi, chissà. Per parlare di questi Mondiali abbiamo sentito direttamente Irene Curtoni. Eccola in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Cosa pensi dell’incidente della Vonn? E’ una cosa tristissima quella che è successa, una cosa che si poteva evitare. Che senso ha far correre delle atlete in condizioni meteorologiche così brutte? Solo per accontentare sponsor, per esigenze di calendario, per una serie di cose che onestamente non capisco? Stavolta ci è andata di mezzo la Vonn, ma poteva capitare a qualsiasi atleta.
Cosa pensi invece dei continui rinvii per maltempo delle gare? Questa è un altra cosa che non comprendo, non capisco perchè le atlete sono state costrette a stare ferme per 3 ore e mezzo. Non mi è sembrata una decisione giusta, credo che ci stato poco rispetto nei loro confronti.
Noi abbiamo ottenuto un quarto posto per la Goggia: che risultato è? Questa è stata una cosa buona per lei, per l’Italia dello sci. Sono contenta del suo risultato.
Sei pronta per delle grandi performances in queste gare, magari per conquistare una medaglia? Speriamo che succeda, d’altronde non posso nasconderlo: l’obiettivo è quello di andare a medaglia, vorrei fare una bella gara.
Pensi tanto a questo appuntamento mondiale? No, innanzitutto vorrei sciare bene, non sono ossessionata dal risultato. Vorrei come dicevo prima andar bene, addirittura vincere se fosse possibile, ma sono tranquilla al punto giusto.
La stagione delle donne non è andata come quella degli uomini, ma proprio il risultato della Goggia ti dovrebbe aver caricato… Ritengo lo sci innanzitutto uno sport individuale e non di squadra; penso che non bisogni confrontare gli uomini con le donne. Loro magari sono andati meglio finora, poi nel corso della stagione toccherà a noi. Il risultato della Goggia è importante, questo non lo nascondo, ora sarebbe bello che venisse fuori qualche altro risultato positivo.
Quali saranno le atlete da battere nelle prove tecniche? Le solite: la Maze che è in una forma straordinaria. Avrei detto la Vonn che però non c’è più; poi ci saranno le prime della classifica delle prove tecniche della Coppa del Mondo a poter lottare per la medaglie.
Com’è stare in squadra con tua sorella?
Fa piacere essere due sorelle nella squadra italiana di sci, ma in fondo lei è molto più piccola di me, ha fatto la sua strada. Poi Elena corre nelle prove di velocità, io in quelle tecniche.
Quando ti sei resa conta di essere un atleta di alto livello? A poco a poco, da piccola, poi col tempo; sono molto contenta di essere arrivata a questi livelli.
Qual è il sogno nel cassetto della tua carriera? Già fare bene ai Mondiali sarebbe molto bello, ma se proprio devo dirlo il mio sogno come quello di tutti gli atleti è vincere l’oro olimpico. L’anno prossimo ci saranno le Olimpiadi, non ho mai partecipato a questa manifestazione. Esserci sarebbe una cosa esaltante. Se poi vincessi…
(Franco Vittadini)