E’ un atleta da grande impresa, quella che potrebbe regalarci oggi nel super-G ai Mondiali di Schladming in Austria. Matteo Marsaglia è una delle punte della nostra Nazionale, uno in grado di andare sicuramente a medaglia, magari anche di prendere l’oro. Ci attendiamo una grande performance da questo sciatore così particolare. Sciatore di città, nato a Roma e poi trasferitosi in Piemonte; qui, sulle nevi di San Sicario, ha iniziato a praticare questo sport e ora eccolo qua a vestire la “maglia” azzurra, come un altro suo illustre predecessore, Alberto Tomba, nato a Bologna. Il primo dicembre 2012 ha conquistato la sua prima vittoria in Coppa del Mondo, a Beaver Creek; ora è lì tra i favoriti, o almeno tra quelli che potranno dare fastidio al norvegese Aksel Svindal, vero dominatore della stagione in Supergigante. Abbiamo sentito proprio Matteo Marsaglia alla vigilia di questa gara dei Mondiali. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Cosa ti aspetti dal super–G iridato? Niente di particolare, sono sincero, voglio solo una fare una bella gara, poi le ambizioni di medaglia e quella anche di poter vincere passano in secondo piano. E’ già bello essere qui a disputare questi Mondiali.
La pista di Schladming ti piace? Direi proprio di sì: è una pista dove mi sono trovato bene anche in passato, visto che qui ho ottenuto il miglior risultato nella stagione scorsa, un quarto posto che mi ha riempito di soddisfazione.
Quali saranno gli avversari più pericolosi? Il favorito, l’uomo da battere sarà sicuramente Svindal, che in questa stagione ha vinto 3 super-G su 4. Poi tutti i cinque sciatori italiani potrebbero fare molto bene, sono convinto che abbiamo molto da dire; chissà, potremmo essere una delle sorprese della gara.
Questa per te è stata la stagione della svolta. Cosa è cambiato rispetto al passato? Ho più esperienza, sto facendo il mio percorso di sciatore, di atleta; e si cominciano a vedere anche i primi risultati.
Quali sono i tuoi punti di forza? E in cosa invece devi ancora migliorare? Devo sicuramente migliorare nei tratti di scorrimento, dove non sono ancora competitivo al massimo. Devo lavorare in questo senso.
Tutti gli azzurri della velocità stanno facendo bene: qual è il segreto? Forse il segreto è essere partiti bene in questa stagione, con un successo di Innerhofer e uno mio; ci ha dato fiducia, ci ha dato quella grinta in più per poter pensare in grande. E’ aumentata la convinzione a tutta la squadra e questi sono i risultati.
Qual è l’atmosfera in squadra in questi giorni?
C’è entusiasmo, c’è la voglia di far bene, c’è soprattutto come dicevo prima la consapevolezza di gareggiare in un appuntamento importante che sono i Mondiali.
Cosa provi da “cittadino” ad essere uno dei più forti del Circo Bianco? Mi piace, provo qualcosa di particolare, mi fa un effetto strano essere in mezzo a sciatori altoatesini, o svizzeri o austriaci. Chi l’avrebbe detto che sarebbe successo? E invece eccomi qua.
Dove hai iniziato a sciare? A San Sicario; lì ho cominciato a praticare lo sci, è stato il mio primo contatto con questo sport.
(Franco Vittadini)