Dopo il successo sulla Francia, l’Italia prova a concedere il bis nel 6 Nazioni di rugby. L’intenzione è di andare a vincere ad Edimburgo contro la Scozia, squadra arrabbiata per avere perso il derby con l’Inghilterra. Sulla carta, questo doveva essere il “solito” spareggio per evitare il Cucchiaio di legno, ma ora per la squadra azzurra potrebbe cambiare le sue prospettive. L’Italia dovrà evitare ogni tipo di rilassamento, con l’obiettivo di fare un altro passo avanti nel processo di crescita: il gioco ora c’è, ma vincendo anche ad Edimburgo daremmo un segnale forte, perché la continuità è la dote fondamentale delle grandi squadre. Per la Scozia sarà una partita delicata, perché una sconfitta aprirebbe la crisi: certamente daranno il massimo. Noi dovremo ragionare, far emergere la miglior qualità tecnica dimostrata contro la Francia. Per presentare Scozia-Italia abbiamo sentito Vittorio Munari, nome storico del rugby italiano. Eccolo in questa intervista a IlSussidiario.net.
Scozia-Italia partita alla portata degli azzurri? Sì, anche se non ci sono partite facili nel rugby, come dimostra l’incontro che la Francia ha disputato noi, dove era favorita ma poi ha perso.
Quale potrebbe essere il problema principale dell’Italia in questa partita? Quello di dover dare conferma a questo bel risultato con la Francia, dopo aver compiuto un grande exploit. Bisognerà che l’Italia dimostri tutto il suo valore e qualità tecnica a Edimburgo.
Come giudica la Scozia? E’ una buona squadra che ha cominciato ad avere problemi da quando il rugby è diventato uno sport professionistico. L’Italia comunque ha tutti i mezzi per poterla mettere in difficoltà e fare una buona partita.
A livello tattico come dovremo impostare la partita? Come ha confermato la partita con la Francia, non ci sono certezze assolute su come si potrà svolgerà questo match. Credo solo che avrà molta importanza il ruolo della rimessa laterale nello svolgimento di quest’incontro.
Quale potrebbe essere il nostro punto di forza? La forza dell’Italia potrebbe essere la consapevolezza, l’autostima nelle proprie possibilità già dimostrata contro la Francia e in tante occasioni in altre partite. Questa cosa potrebbe darle uno slancio in più per affrontare il match con la Scozia.
Ci potranno essere problemi ambientali per la squadra di Brunel? No, a questi livelli non ci sono problemi per i giocatori di rugby. Il pubblico potrà essere caldo, passionale, ma l’Italia ha già vinto in Scozia in passato e ha dimostrato di reggere le pressioni dell’ambiente.
Il suo pronostico?
Non posso dare un pronostico preciso su chi vincerà la partita. Dovrò aspettare i primi dieci minuti di gioco per capire quello che potrà veramente avvenire in campo.
L’Italia potrà vincere il 6 Nazioni? Sarebbe un miracolo. Sinceramente questo torneo non mi sembra alla sua portata.
Come vede gli altri due incontri della giornata, Irlanda-Inghilterra e Francia-Galles? Da Irlanda-Inghilterra potrebbe venire fuori il nome della squadra vincitrice di questo 6 Nazioni. L’Irlanda avrà anche la partita con la Francia in casa e questo la indica come possibile favorita. Francia-Galles sarà un incontro aperto a ogni risultato. La Francia doveva vincere tutte le partite e ha perso a sorpresa con l’Italia. Il Galles nello scorso 6 Nazioni aveva fatto il Grande Slam, ma perde da otto partite: dovrà per forza reagire a questa situazione.
(Franco Vittadini)