Leonard Bundu vince e dà spettacolo sul ring di Roma, battendo per ko all’undicesimo round il polacco Rafael Jackiewicz, ex campione del mondo. Bundu resta così sul trono continentale dei pesi welter. Nonostante i suoi 38 anni, la speranza di diventare campione del mondo diventa più vicina. Sono due le strade: la prima passa attraverso il torneo della Wbc, che offrirebbe delle borse molto interessanti ai pugili partecipanti (il vincitore intascherebbe 260.000 dollari), oltre alla possibilità di incontrare un fuoriclasse della boxe come Floyd Mayweather. L’altra via, forse meno remunerativa ed affascinante, vedrebbe però maggiori orizzonti di gloria: Bundu affronterebbe il campione del mondo per la Wba Paul Malignaggi, in un incontro certamente non impossibile da vincere. Per parlare di tutto questo abbiamo contattato proprio Leonard Bundu. Eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Un commento sulla sua vittoria nell’europeo dei pesi welter con Jackiewicz? Sono molto contento di questa vittoria. Lo riconosco: ho disputato un bell’incontro con Jackiewicz. Sono proprio orgoglioso del mio combattimento

Pensa di essere giunto nella fase migliore della sua carriera? Credo proprio di sì, sono al top, nel momento migliore della mia carriera: sto bene fisicamente, posso aspirare a qualcosa d’importante, voglio impegnarmi fino in fondo perchè questo accada.



Qual è il tipo di boxe che predilige, i suoi migliori colpi? Sono un pugile istintivo, che predilige colpire di sotto, anche se mi ritengo allo stesso tempo un boxeur completo, che cerca di dare veramente tutto nei vari incontri che affronta.

Le piacerebbe a questo punto della carriera affrontare la Coppa del Mondo della Wbc, con borse importanti per i partecipanti? A chi non piacerebbe? Avere borse importanti, che ti diano anche una sicurezza economica è una cosa molto buona. Il fatto che la Coppa del Mondo dia la possibilità ad alcuni pugili di ottenere questi guadagni è molto positivo. Poi penso anche al livello tecnico della Coppa, una cosa che mi fa desiderare tantissimo di affrontare questa competizione.



Le piacerebbe anche sfidare Floyd Mayweather? Lui è un fuoriclasse, non è un pugile normale, è incredibile. Per me è un gatto, si muove in modo fantastico. E’ un vero campione.

Un campione impossibile da battere?

Quando sali sul ring parti con l’idea di voler battere qualsiasi pugile. Nessuno ti sembra imbattibile, almeno ci provi fino in fondo.

Preferirebbe magari incontrare il campione del mondo per la Wba, Paul Malignaggi? Questa sarebbe un’altra soluzione, forse più facile. Malignaggi è un pugile più abbordabile, più “normale” se così si può dire, rispetto a Mayweather.

Com’è il momento del pugilato italiano? Ci sono tre campioni europei, non è un cattivo momento. C’è solo la difficoltà a trovare sponsor, una copertura televisiva adeguata, per organizzare riunioni di buon livello.

Qual è il campione della storia della boxe che preferisce? E’ Roy Jones Junior, un pugile campione dei pesi welter: quando io iniziavo lui era un campione, ora combatte a livelli molto bassi, ma è rimasto per me il migliore di tutti.

 

(Franco Vittadini)