Ancora una volta l’Italia del tennis femminile non delude. Nella semifinale di Federation Cup a Palermo ha sconfitto 3-1 la Repubblica Ceca. Roberta Vinci ci ha dato il punto decisivo battendo la Safarova in 3 set. Le tenniste azzurre hanno così raggiunto la quinta finale in 8 anni, con 3 vittorie all’attivo. La Repubblica Ceca non è una nazionale di livello scarso, con la presenza della stessa Petra Kvitova, già vincitrice di Wimbledon, attualmente numero 8 del mondo. Noi abbiamo  in Nazionale giocatrici del livello di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, potenzialmente in grado di tornare ai livelli che le competono. Potrebbe essere un’arma in più per la finale di Federation Cup, che si disputerà a novembre contro la Russia, nei giorni 2 e 3.. Per parlare di Italia–Repubblica Ceca ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Laura Golarsa, ex giocatrice attualmente telecronista per SkySport.



Sorpresa di questa vittoria dell’Italia? No, perchè le nostre giocatrici erano e sono superiori rispetto a quelle della Repubblica Ceca. Tantopiù che sulla terra battuta noi ci troviamo veramente a nostro agio: è la superficie dove ci esprimiamo meglio, come è stato dimostrato qui a Palermo. 

Possiamo definire strepitosa Roberta Vinci? Sì, Roberta ha giocato benissimo, ha dimostrato di meritare tutti gli elogi di questi giorni. E’ ormai a ridosso delle prime 10 tenniste del mondo, a Katowice ha sconfitto la Kwitova in finale. Qui a Palermo poteva sentire tutta la pressione che aveva su di sé eppure ha tenuto, anche dopo il tiebreak perso contro la Safarova nel secondo set, e ha portato a casa l’incontro con grande autorevolezza.



Ci ha aiutato anche il fatto di giocare praticamente in casa? Un aiuto importante certamente, come  lo è stato il fatto di aver giocato su un terreno a noi favorevole. Sulla superficie veloce Kvitova e Safarova non giocano male mentre Sara Errani fa più fatica.

La stessa Sara ha comunque conquistato un punto importante per la qualificazione… Sara ha giocato bene con la Safarova vincendo con merito, ha poi perso con la Kvitova un incontro che poteva tranquillamente essere suo. Ha dando comunque il suo contributo per la qualificazione alla finale è questo era l’obiettivo.

Quanto sono stati importanti i consigli di Barazzutti? Penso che le nostre tenniste siano capaci di autogestirsi da sole, di andare avanti autonomamente come fanno durante tutto l’anno. Ciò non toglie che Barazzutti può averle  aiutate a raggiungere la qualificazione alla finale.



Decisiva anche l’esperienza di una squadra ormai affiatata da tempo?

Il gruppo conta molto, sono tenniste abituate da anni a giocare assieme, scambiandosi i ruoli di titolari. Sono affiatate, danno tutto quando vestono la maglia della Nazionale e si vede. L’impegno e la passione sono state caratteristiche constati di tutte le nostre ragazze in questi anni.

E novembre ci giocheremo la finale con la Russia: chi da temere di più tra le nostre avversarie? Penso che saremo favoriti. Le nostre giocatrici sono superiori a quelle russe, se si esclude la Sharapova che però non ci sarà. Certo a novembre manca ancora tanto tempo, speriamo che oltre ad avere ancora un’Errani e una Vinci in buone condizioni ci sia Francesca Schiavone di nuovo in forma, e la Pennetta abbia ripreso dall’infortunio al polso.

Dove sarà importante giocare per sfruttare veramente il fattore campo? Credo che non si farà fatica a giocare su un campo di terra battuta, magari costruendolo ex novo, in un palazzetto al coperto. Così sfrutteremmo veramente il fattore campo e vinceremmo un’altra Federation Cup.

Intanto fra poco ci sarà Roma, avremo possibilità di aggiudicarsi questo torneo? Perchè no, ce la dovremo giocare con le tenniste migliori del mondo, ma Sara Errani e Roberta Vinci potrebbero veramente regalarci un successo di prestigio. Non possiamo non sognare…

 

 (Franco Vittadini)