In moltissimi l’hanno definita un “autentico disastro”, addirittura si consiglia di non riguardarla mai più: una sconfitta così clamorosa fa male. Alla prima vera regata andata in scena a San Francisco valida per la Louis Vuitton Cup, il Team Emirates New Zealand mette in serio imbarazzo Luna Rossa. La disfatta è percepibile già alla partenza: Dean Baeker e i suoi uomini si muovono con raffinata eleganza, e seppure la loro barca sia entrata per seconda nell’area di pre-start, recuperano in fretta il distacco. Appena dopo il via, il Team Prada si trova in una posizione scomoda: impossibilitata a muoversi è costretta a rallentare fino a quasi fermarsi. I kiwi chiaramente ne approfittano subito, accelerando bruscamente e guadagnando così qualche centinaio di metri di vantaggio, annullando così di fatto ogni speranza di recupero per Francesco Bruni e compagni. I quali devono subire oltre al danno la beffa: in aggiunta al consistente divario tra gli avversari, il team viene anche penalizzato dai giudici di gara per aver oltrepassato le linee che delimitano il campo di regata. Una gara dunque già persa in partenza, ma che per alcuni non è stata una sorpresa. La scarsa preparazione del team italiano comincia a pesare molto, soprattutto se la si confronta con quella dei kiwi, capaci di muoversi armonicamente come un meccanismo di precisione ben oliato sul loro , più veloce e stabile dell’imbarcazione italiana. Il distacco finale, superiore ai 5 minuti, parla chiaro (per regola il tempo massimo di arrivo dopo il primo è di 5 minuti netti, perciò il è ufficialmente DNF), e fa già presupporre a una finale tra Oracle e i kiwi, decisamente avvantaggiati della loro eccellente preparazione tecnica. Oggi Luna Rossa scenderà ancora in acqua per una regata “in solitaria”: gli avversari di Artemis infatti hanno ritirato la loro partecipazione alla regata. Domenica 21 invece il Team Prada potrà ancora affrontare i neozelandesi in cerca di un riscatto; difficile ma non impossibile.