Ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport da Gstaad, nel Canton Berna (Svizzera occidentale), dove si trova per il torneo “di casa”. Il tennista svizzero è scivolato al quinto posto del ranking ATP, dopo gli ultimi risultati deludenti (eliminato al secondo turno a Wimbledon, e in semifinale ad Amburgo contro il meno quotato Delbonis), ma punta a ritrovare lo smalto migliore in una competizione a lui molto cara. Questo fu infatti il suo primo torneo tra i professionisti: nel 1998 ottenne la Wild Card per partecipavi dopo aver vinto Wimbledon Junior. Quindici anni e 17 trofei del Grande Slam dopo, Federer si trova in una fase importante della carriera: a quasi 32 anni (li compierà l’8 agosto) deve capire se può tornare ancora ai massimi livelli. Nel frattempo ha provato a spiegare il segreto della sua longevità, parlando delle proprie scelte. A proposito: dopo l’ultimo Wimbledon lo svizzero ha deciso di cambiare racchetta, scegliendone una più larga e simile a quella di rivali come Novak Djokovic e Andy Murray. Il prossimo torneo di riferimento sono gli US Open di fine agosto: Federer si sta preparando per arrivarci al meglio mentre i suoi tifosi si chiedono se lo potranno mai rivedere al massimo delle sue possibilità. In tal senso il tennista svizzero è stato citato da un altro eroe dello sport non più nel fiore degli anni: Valentino Rossi. Il motociclista pesarese ha dichiarato che “Come Federer, anche io posso continuare a combattere per vincere, ma giorno dopo giorno è sempre più difficile“. Roger ha affrontato il paragone aprendo nuove prospettive per sè e per il Dottore.