E’ morto Piero D’Inzeo, ex fantino, ufficiale dell’arma di cavalleria e cavaliere italiano. Era specializzato nel salto con gli ostacoli e in carriera ha conquistato sei medaglie ai giochi olimpici, due d’argento e quattro di bronzo, e altre quattro ai campionati europei: un oro a Parigi nel 1959, due argenti e un bronzo. D’Inzeo figura nei libri dei record sportivi con le sue 8 partecipazioni olimpiche, il massimo per l’Italia alla pari con il fratello Raimondo (anche lui impegnato nell’equitazione) e a Josefa Idem; con i suoi 6 podi Piero D’Inzeo è anche il tredicesimo atleta italiano nella classifica dei più medagliati ai Giochi Olimpici, comandata dall’ex schermidore Edoardo Mangiarotti (13 medaglie totali), morto nel 2012. Alle imprese olimpiche D’Inzeo aggiunge nel suo palmares i 7 successi al Concorso internazionale Piazza di Siena, record per la manifestazione che dal 1926 è internazionale. Per due volte è stato anche il mossiere del Palio di Siena, ovvero il giudice che dall’apposito palco (il Verrocchio) che garantisce la validità della partenza, e che prima riceve in una busta l’ordine di allineamento delle contrade. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha disposto la camera ardente per Piero D’Inzeo nel salone d’onore al Foro Italico di Roma.



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