Julio Baptista ai titoli di coda. L’esperienza del centravanti brasiliano nella Capitale può dirsi conclusa: il Malaga lo ha scelto per rafforzarsi nella sua lotta salvezza in Liga. E lui, dopo due stagioni e mezzo alla Roma, saluta tutti con qualche rimpianto ma anche diversi bei ricordi. Il Corriere dello Sport lo ha raggiunto per tirare le somme della sua esperienza all’ombra del Colosseo. “Non sono riuscito a dare il meglio di me”, ammette la Bestia, “questo mi dispiace perché ho sempre cercato di aiutare la squadra.
Roma, grazie e arrivederci. Salutati gli ex compagni a Trigoria, adesso Baptista vola a Malaga “perché c’è un progetto serio, ho avvertito molto entusiasmo e la società ha dimostrato con i fatti di volermi fortemente”. Dopo aver vestito le casacche più blasonate di Siviglia e Real Madrid, il centravanti verdeoro ha intenzione di rilanciarsi nella Liga, là dove si era guadagnato gli elogi e la Nazionale. “L’obiettivo è far vedere di nuovo al calcio spagnolo e mondiale che tornerò ai livelli che mi hanno reso famoso. Ho grandi motivazioni, voglio dimostrare che chi ha puntato su di me non ha sbagliato”.
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Arrivato in pompa magna a Roma nell’estate 2008, la Bestia fu pagata 10 milioni di euro dal Real Madrid e si candidò ad un ruolo da protagonista tra i giallorossi. Alla fine le cose sono andate diversamente, tra le luci della prima stagione spallettiana e le tantissime ombre nell’era di Ranieri. Ma i ricordi più belli "sono legati al primo anno, quando mi sentivo veramente considerato e sono riuscito a dimostrare le mie potenzialità". E poi quel gol vittoria nel derby "è stata una grande emozione, segnai di testa, ricordo la curva Sud, i tifosi erano impazziti dalla gioia". Roma, grazie e arrivederci.
(mar.fat)