CALCIOMERCATO ROMA – Il futuro dell’As Roma potrebbe conoscersi a breve, c’è chi dice entro Natale e chi nei primissimi mesi dell’anno nuovo. Nelle ultime settimane è stato più volte riferito che i pretendenti del club capitolino fossero sostanzialmente tre: il fondo arabo Aaabar, un gruppo americano e l’imprenditore Angelucci. Proprio quest’ultimo, attivo nel campo di sanità ed editoria, è stato oggetto di parecchi spifferi, tra indiscrezioni e smentite ufficiali. Venerdì 3 dicembre il giornalista Stefano Petrucci riferiva dalle freuqenze di TeleRadioStereo che il gruppo di Angelucci si era “ufficialmente ritirato dalla corsa all’acquisizione dell’As Roma”.
I motivi? “L’avversione dimostrata dalla piazza nei suoi confronti e la visione dei numeri emersi dalla due diligence”. La notizia rimbalzata tra radio, giornali e web ha riacceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori salvo poi essere smentita, con qualche giorno di ritardo, in data 6 dicembre. “Non ci ritiriamo dalla corsa per l’acquisto della Roma”. Proprio il gruppo Tosinvest, del quale è a capo lo stesso Angelucci, ha diramato una nota ufficiale per fare chiarezza sulla situazione.
"Con riferimento ad alcune notizie di stampa a proposito dell’acquisto della Roma Calcio – si legge nel comunicato – la Tosinvest smentisce di essersi ritirata, per qualsivoglia motivo, dalla procedura in corso e dichiara di aver conferito un mandato per lo svolgimento della necessaria due diligence". L’imprenditore romano torna dunque di grande attualità per il futuro del club giallorosso nel momento in cui sembra essersi persa traccia degli altri due pretendenti (arabi e americani). Stando alle indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni la famiglia Angelucci avrebbe presentato un’offerta non vincolante di 86 milioni (dai quali rilanciare fino a 120-130) con un piano industriale. Il divario tra domanda e offerta sembra cospicuo visto che Unicredit, tramite il suo advisor Rothschild, chiede circa 180 milioni per il club di Rosella Sensi. Saranno i dirigenti dell’istituto di credito a valutare l’offerta del gruppo Angelucci ed eventualmente a pensare di mantenere la gestione dell’As Roma per un altro anno.