Roma-Lazio chiude la prima frazione sullo 0-0. Riflettori di tutto il mondo accesi sullo stadio Olimpico: nell’impianto del foro Italico va in scena la classica stracittadina tra Roma e Lazio che, questa volta, mette in palio un posto per i quarti di finale di Coppa Italia. Ottima cornice sugli spalti dove siedono quasi 60mila spettatori: scintille e sfottò tra le due curve, accompagnati da tanti striscioni e bandiere. Qualche episodio increscioso fuori dallo stadio (1 accoltellato, 5 denunciati) ma anche sana lotta agonistica in campo. I primi 45 minuti, come detto, si sono chiusi a reti involate.



Match finora “bruttino” e nervoso, in pieno stile derby con la Lazio partita forte di maggior convinzione nei primi minuti. Unica punta il giovane Kozak supportato dalle scorribande di Zarate (che agisce sulla sinistra) e dagli inserimenti di Gonzalez. Sarà proprio Kozak, minuto 22′, a creare l’occasione più ghiotta per i suoi, vanificata da un intervento miracoloso di Julio Sergio.



I giallorossi rispondono con meno cattiveria, spesso a guardia della propria area di rigore affidandosi a numerosi lanci lunghi per le due punte Borriello-Adriano. A sorpresa mister Ranieri ha lasciato in panchina i gioielli Menez e Vucinic, puntando sulla solidità del centrocampo e sulla forza fisica dell’Imperatore. Ma è proprio il centravanti ex Inter che nei primi minuti accusa più volte un dolore alla spalla, risolto solo con l’ausilio di un tutore rimediatogli in extremis dal medico giallorosso. Il primo tempo corre via senza lampi notevoli, uniche eccezioni, alcuni tiri dalla distanza di Zarate ed Hernanes e un’incursione di Kozak che, a porta vuota, viene chiuso dalla fisicità di Juan sul finire dei 2 minuti recupero.



 

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