Tre gol al Cagliari e tutti a casa. Anzi no, si va a festeggiare. Sabato sera, terminato il match dell’Olimpico, i calciatori giallorossi hanno deciso di svagarsi un po’, complice l’annullamento della seduta d’allenamento previsto per l’indomani mattina. Doccia, borsoni e qualche battuta per i taccuini, poi via a brindare alla vittoria. Chi, come Juan e Mexes all’Eur, nella lussuosa discoteca Futurarte, chi nella centralissima Via Veneto come Borriello, Vucinic, Totti e De Rossi che hanno scelto il ristorante “Elle”, dove tra l’altro banchettava pure Cecchi Gori. Aragoste alla catalana, Champagne, un po’ di danze e tanta allegria.



In effetti di motivi per far festa ce ne sono parecchi. A partire dal piazzamento in classifica maturato al termine della 21′ giornata: la Roma raggiunge il terzo posto solitario a quota 38 punti, sei in meno del Milan e uno in più dei cugini biancocelesti eliminati in coppa Italia e sorpassati in serie A nel giro di un weekend. Il ruolino di marcia sembra, e qui la prudenza è d’obbligo, ricalcare le cifre vertiginose della rincorsa scudetto nella scorsa stagione: con il successo sul Cagliari, salgono a otto le gare consecutive vinte tra le mura amiche dell’Olimpico. La striscia positiva parte da Roma-Inter del 25 settembre e arriva a gennaio, sospinta dal calore del pubblico e da un fattore campo ormai determinante.



La parola scudetto non è più impronunciabile, anzi. Il gruppo costruito a fine estate è attrezzato per competere ai massimi livelli anche se, fino ad ora, si è barcamenato tra un inizio di stagione disastroso e rumorose polemiche, vere o presunte. Ora l’aria è tornata respirabile: pur con una situazione societaria in sospeso (a febbraio la svolta?) e tanti contratti in scadenza (Mexes su tutti), i giallorossi hanno ritrovato fiducia, lottano su tre fronti e viaggiano ad alta velocità. "La Roma è tra le legittime pretendenti al Tricolore", lo conferma pure ct Prandelli.



 

Intanto il miglior biglietto da visita resta l’attacco dei magnifici quattro Totti-Menez-Borriello-Vucinic che anche sabato ha dimostrato di poter colpire a suo piacimento, quando, dove e come vuole. L’alleanza del gol, per la quale si attende ancora (ma per quanto?) Adriano, ha casa nel reparto offensivo dove quattro fuoriclasse si contendono 2 o 3 posti da titolare, rinforzando il turnover di Ranieri e spaurendo le difese altrui.

 

Se Totti è tornato al sorriso (250 gol con la Roma), Menez ha incantato con una rete "da nazionale", Borriello resta il capocannoniere stagionale (14 reti), mentre l’unica nota malinconica è affidata a Mirko Vucinic. Travolto dalla polemica con Ranieri e dalle puntualissime voci di mercato, il montenegrino ha fatto la pace anche se è il suo futuro è tutto da decifrare. Nel frattempo partirà titolare contro la Juve per i quarti di Coppa Italia, poi si vedrà.

 

(Marco Fattorini)