Se Pizarro non va a Trigoria, la Roma va da Pizarro. E come? Inviando in Cile il fido Paolo Bertelli, preparatore atletico giallorosso e amico del centrocampista sin dai tempi dell’Udinese. L’obiettivo è quello di riportare nella Capitale il giocatore dopo averne verificato le condizioni visto che, da diversi giorni, un Peq scontento e deluso ha deciso di rimanere a casa per curarsi il ginocchio. La notizia, piombata nel bel mezzo delle vacanze natalizie, ha scosso dirigenza e tifosi e ora lancia più di un allarme: alla finestra c’è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti che, si vocifera, sarebbe pronto a offrire 10 milioni ai giallorossi e 4 al Peq.



Per una faccia contrita ce n’è un’altra sorridente, quella di Philippe Mexes che, ai microfoni dell’agenzia di stampa Adnkronos, è intervenuto per chiarire la questione del rinnovo contrattuale. “Il mio rapporto con la famiglia Sensi è sempre stato impostato sulla trasparenza e la fiducia reciproca”, ha esordito il francese. “Da tempo il mio procuratore si sente con la società e so che nei prossimi giorni si incontreranno a Roma”. “Non ci saranno problemi”, assicura il difensore, anche se si sussurra che le cifre chieste per il rinnovo oscillino tra i 4 e i 5 milioni di euro, il compenso che top club come Bayern e Milan assicurerebbero al biondo francese. Un adeguamento che, forse, potrebbe essere sostenuto e avallato dai futuri proprietari della società.



E proprio dal fronte societario arrivano alcune interessanti indiscrezioni. Quotidiani e siti web (ci si mette pure "Il Manifesto") rilanciano la pista degli americani per l’acquisto del club. Ci sarebbero ben due offerte a stelle e strisce: una ancora top secret, l’altra affidata ai tre imprenditori Steve Tisch, John Mara, Woody Johnson, ricchi proprietari di alcune squadre del baseball newyorchese. I loro punti di forza? Il merchandising e la costruzione del nuovo stadio anche se, al momento, permangono forti dubbi sulla concretezza di tali offerte. Sul fronte delle partenze c’è da registrare l’arrivederci di Stefano Okaka che vola in Puglia, sponda biancorossa, in prestito per sei mesi. Roma e Bari hanno trovato l’accordo nel pomeriggio di martedì dopo che i giallorossi hanno sciolto le riserve legate al caso Adriano e alle valutazioni di Ranieri.



 

L’attaccante classe 1989, che a Roma è chiuso da colleghi ben più blasonati, vestirà la casacca dei galletti fino a giugno. Arrivi, al momento, non ce ne sono. Anche perché l’imperativo categorico, fa sapere Unicredit, è quello di snellire la rosa e il monte ingaggi che supera gli 80 milioni di euro. Così resta in stand by l’operazione Behrami: ai nostri microfoni il procuratore del centrocampista si è trincerato dietro il più classico dei "no comment". Nel frattempo la Roma cerca di prendere tempo anche se, è cosa nota, l’esterno svizzero ha fretta di lasciare il West Ham e potrebbe presto guardarsi intorno. La prima alternativa, in caso l’ex Lazio si accasasse altrove, è tutta italiana e risponde al nome di Giuseppe Sculli del Genoa. Per lui ipotizzabile uno scambio con Greco.

 

(Marco Fattorini)